«Quello tiene poco cervello», le critiche di Pasquale ‘Bombò’ ai suoi soci

Una vera e propria holding dello spaccio: è quella emersa dalle dell’ordinanza di custodia cautelare firmate dal gip Roberta Zinno e che tre giorni fa ha portato all’arresto del gruppo che da San Giovanni a Teduccio smistava droga in tutta Italia. Dal provvedimento emerge in tutta chiarezza il ruolo di promotore del gruppo di Salvatore Scognamiglio detto ‘Bombò’ e di Daniele De Matteo. Significativo è un passaggio riportato da un’intercettazione: nel corso della conversazione a bordo dell’autovettura Volkswagen Polo in uso a Scognamilio, la moglie di costui insieme ad un’altra indagata commentano, a loro volta, sia pure in modo criptico, l’arresto di Valter Busiello (raggiunto anch’egli da ordinanza). Il dialogo, nell’offrire un’ulteriore conferma del coinvolgimento nell’episodio di De Matteo Daniele (quest’ultimo tacciato di superficialità e inavvedutezza:…Bombo‘:..e/i…ma quello, il fratello di Daniele… eh… Daniele.. ine Antonellat…pero^f non penso che uno che tiene…diciamo…tiene poca cervella …ine…, mentre Antonio viene ritenuto un malvivente incallito: …Bombo’: Lello l’ha detto dal primo giorno che il fratello è uscito da galera.,, “questo, mo solo qualche problema può portare!“), lascia emergere che il canale di smistamento dello stupefacente a Massa Carrara è stato individuato proprio dai fratelli De Matteo, rispetto alle cui scelte (rivelatesi scellerate, alla luce delle armi e dell’ulteriore stupefacente rinvenuti presso il luogo di “appoggio”), Scognamilio Pasquale non esita a manifestare la propria disapprovazione.