Tre anni e 4 mesi di carcere rispetto alla richiesta di condanna a 7 anni, esclusa anche l’aggravante camorristica. Questa la sentenza emessa dal tribunale di Napoli nei confronti di Marco Ruggiero, 43enne di Giugliano, finito in manette insieme ad un complice di Quarto, con l’accusa di tentata estorsione aggravata dal metodo e dalle finalità mafiose. Ruggiero, difeso dall’avvocato Luca Gili, ha ottenuto la metà della pena richiesta dal pm.
Ruggiero fu arrestato dai carabinieri della compagnia di Giugliano in Campania. Con la scusa di appartenere al clan camorristico dei Mallardo attivo nella zona di Giugliano e comuni limitrofi, il 6 luglio dell’anno scorso si sarebbe presentato in un cantiere edile di una palazzina in ristrutturazione dove, evocando l’appartenenza alla locale criminalità organizzata, avrebbero intimato al titolare dell’impresa di «andare a pagare a Giugliano» prima di continuare con i lavori. L’imprenditore, iscritto alla associazione anti-racket di cui esponeva il cartello all’esterno del cantiere, si è immediatamente rivolto ai militari facendo avviare le indagini che hanno portato all’emissione del provvedimento restrittivo.