A.A.A. cercasi disperatamente candidati al Consiglio regionale. Non è un annuncio da vecchio settimanale “trova lavoro”, ma qualcosa di molto simile: gli ultimi giorni che hanno preceduto la presentazione delle liste sono stati, per i leader campani, lunghissimi e a tratti da vera e propria “caccia all’uomo”.
Ad avere difficoltà nel reperire candidati non sono state soltanto le civiche — che abitualmente nascono e muoiono a cavallo delle competizioni elettorali — ma anche i partiti nazionali.
Il Partito Democratico, per esempio, è riuscito in extremis nella circoscrizione di Napoli a completare il quadro. La lista dem resta una macchina da guerra, ma dietro la folta pattuglia di big sono venuti a mancare i classici “portatori d’acqua al mulino”, quelli che in passato avevano sempre risposto “presente” alla chiamata del partito.
Anche nel centrodestra le cose non sono andate diversamente, e quanto accaduto in Forza Italia è forse la fotografia più nitida delle difficoltà incontrate dai coordinatori regionali nel coprire per intero le liste.
Da Sant’Antimo, Comune dell’area nord di Napoli con poco più di 35mila abitanti, correranno addirittura in tre per gli azzurri. In sostanza, gli stessi candidati che scenderanno in campo dal Comune capoluogo, anche se tra le due realtà balla una differenza di quasi 900mila abitanti.
Scelta quantomeno singolare quella del coordinatore regionale di Forza Italia Fulvio Martusciello, che ha avallato la candidatura dei santantimesi Giuseppe Guarino, Ivana Tarantino e Francesco Cammisa. I tre hanno ricevuto la benedizione del candidato presidente Edmondo Cerielli e del segretario nazionale di Forza Italia Antonio Tajani, molto probabilmente inconsapevoli del fatto che Martusciello, con ben 92 Comuni della provincia di Napoli a disposizione, abbia deciso di pescare per tre volte da Sant’Antimo, che conta meno di un terzo della popolazione della vicina Giugliano (120mila abitanti), da cui — paradossalmente — non dovrebbe arrivare alcun candidato azzurro.
Una situazione che conosce bene il coordinatore provinciale del partito Franco Silvestro, originario di Arzano, Comune che dista poche centinaia di metri da Sant’Antimo. Giuseppe Guarino e Francesco Cammisa erano stati entrambi candidati in due liste civiche alle amministrative del 2024, conseguendo un buon risultato personale, ma soltanto Cammisa è risultato eletto. Ivana Tarantino, invece, era stata prima consigliera e poi assessore della giunta Russo, salvo poi decidere di non ricandidarsi nelle ultime due tornate elettorali.
Al netto delle capacità e della forza elettorale dei candidati, la scelta di Forza Italia lascia più di un interrogativo. In un territorio vasto e politicamente frammentato come la provincia di Napoli, puntare così tanto su un solo Comune come Sant’Antimo sa tanto di corto respiro e di logiche da piccolo cabotaggio elettorale. Tre candidati, stessi confini, stesso bacino di voti: più che una strategia, sembra un azzardo o semplicemente una volontà di ostacolare i Cesaro, che dopo una militanza quasi trentennale in Forza Italia sono passati con il centrosinistra e che a Sant’Antimo hanno raccolto 2200 voti alle Regionali del 2015 che portarono all’elezione di Armando, oggi candidato in Casa Riformista.


