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Ridotta in fin di vita dopo l’intervento di bypass gastrico, Angela testimonia in aula contro il suo chirurgo

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Si è tenuta nella giornata di ieri, lunedì 27 ottobre, l’udienza fiume nel processo a carico di Stefano Cristiano, il chirurgo bariatrico imputato di omicidio colposo, lesioni colpose e falso.

Nel corso dell’udienza, celebrata dinanzi al giudice Enea del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, è stata a lungo sentita Angela Iannotta, la giovane mamma della città del Foro che ha risposto alle domande del pubblico ministero, Valentina Santoro, dei difensori della parte civile, gli avvocati Raffaele e Gaetano Crisileo, dal responsabile civile, l’avvocato Ferdinando Trasacco (che cura gli interessi della Clinica Villa del Sole di Caserta), dei difensori dell’imputato, Massimo Damiani e Michela Andresano.

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Ridotta in fin di vita dopo l’intervento di bypass gastrico, Angela testimonia in aula contro il suo chirurgo

Angela ha ripercorso la drammatica vicenda che l’ha coinvolta come protagonista. La donna ha detto di essere stata sottoposta a due interventi di by pass gastrico presso due cliniche private: la prima volta, a metà marzo 2021, presso la Clinica Villa Letizia de L’Aquila e, poi, a causa del peggioramento delle sue condizioni, a un secondo intervento, eseguito a metà gennaio 2022, presso la Clinica Villa del Sole di Caserta.

Poi il successivo 3 febbraio, mentre era ricoverata da circa 20 giorni presso la casa di cura casertana, a causa dell’aggravarsi delle sue condizioni di salute, venne trasferita di notte all’ospedale di Caserta dove giunse in stato di gravissima necrosi di alcuni organi interni e affetta da una grave infezione. Per cui fu sottoposta a un complesso intervento chirurgico di urgenza. Successivamente venne ricoverata in Rianimazione e di seguito venne operata di nuovo a causa di necrosi in alcuni organi vitali. Infine venne trasferita a Napoli, al Secondo Policlinico, dove le vennero ricostruiti alcuni organi interni da Francesco Corcione, presidente emerito della Società di Chirurgia Italiana, che le salvò la vita.

A seguire è stata la volta dell’esame di Salvatore Di Vilio, il giovane figlio di Francesco Di Vilio, un uomo di 69 anni, di Santa Maria Capua Vetere che morì il 1 gennaio dello stesso anno all’Ospedale Cardarelli di Napoli. La storia di Francesco è anch’essa drammatica. L’uomo, dopo di essere stato sottoposto a tre interventi di chirurgia, sempre eseguiti dal dottor Stefano Cristiano, e tutti e tre sempre presso la Clinica Villa del Sole di Caserta, a distanza di pochi giorni l’uno dall’altro, dopo un lungo periodo di degenza, venne trasferito presso l’Ospedale Cardarelli dove, in seguito a un ulteriore e necessario intervento chirurgico, morì. La causa del decesso sarebbe riconducibile a una necrosi di alcuni organi vitali e severa setticemia. Salvatore presentò una denuncia alla Magistratura per accertare i fatti chiedendo la riesumazione della salma di suo padre oltre al sequestro delle cartelle cliniche.

 

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Nicola Avolio
Nicola Avolio
Giornalista pubblicista, mi sono avvicinato per la prima volta alla professione iniziando a collaborare con la testata "La Bussola TV", dal 2019 al 2021. Iscritto all'albo dei pubblicisti da giugno 2022, ho in seguito iniziato la mia collaborazione presso la testata "InterNapoli.it", e per la quale scrivo tuttora. Scrivo anche per il quotidiano locale "AbbiAbbè" e mi occupo prevalentemente di cronaca, cronaca locale e sport.
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