Non ci sta. Non vuole essere additato come il responsabile della rissa scoppiata qualche settimana fa al forno crematorio del cimitero di Poggioreale (notizia riportata in anteprima da Internapoli – leggi qui l’articolo). Salvatore Cardillo ha così deciso di contattare la redazione per spiegare quanto accaduto: una violenta aggressione avvenuta nell’area, di proprietà comunale, un violento pestaggio ripreso dalle telecamere di sorveglianza. Nastri che verranno poi acquisiti dalla polizia.
Parla Cardillo
«Mi sono recato presso il forno crematorio di Poggioreale per svolgere le mie mansioni ordinarie di operatore funebre- Inizia così il racconto di Cardillo – Durante l’ attesa mi accingevo a parlare con il mio collega tenendo tra le mani il mio cellulare. All’ improvviso in maniera inaspettata si avvicina un operatore di un altra ditta accusandomi di effettuare con il mio cellulare videoriprese senza il suo consenso. Vane sono state le mie spiegazioni e vano il tentativo di dimostrare in maniera oggettiva la prova eclatante della mia non ripresa. Questa persona avvicinatasi a me è stata spinta dal suo titolare. La questione sembrava apparentemente placata e finita. Successivamente mi stavo recando a prendere il mezzo funebre quando lo stesso signore ha chiamato il fratello aggredendomi fisicamente senza aver nessun tipo di reazione da parte mia. Essendo scosso dell’ accaduto ho contattato i miei cugini cercando un supporto nel timore che l’ aggressione fisica potesse continuare a degenerare. Presentandosi sul posto i miei cugini hanno cercato di far ragionare il signore artefice del gesto violento che con aria altezzosa ha iniziato ad offenderli e ad usare atteggiamenti e parole intimidatorie. Da lì poi ne è nata una colluttazione. Essendo io la parte lesa di questa situazione pubblicherò il video integrale dove si evince la realtà dei fatti nonché anche l audio della voce della persona protagonista dell ‘aggressione fisica nei miei riguardi».
L’articolo precedente
Vi sarebbe uno scontro tra due ditte di onoranze funebri dietro il violento pestaggio avvenuto alcuni giorni fa presso il
forno crematorio di
Poggioreale. Una rissa cruenta immortalata dalle telecamere di sorveglianza e il cui video è stato riportato da Internapoli (
clicca qui per vedere il video e leggere il primo articolo). Secondo le prime informazioni trapelate al centro della ‘contesa’ la rivalità tra due imprese, tensione che avrebbe raggiunto il suo apice proprio alcuni giorni fa quando due persone, che non apparterebbero a nessuna delle due ditte, giunte al forno su un mezzo di grossa cilindrata avrebbero iniziato a colpire alcuni dei presenti con un casco.
C’è massimo riserbo sulla vicenda eppure quel video ‘parla chiaro’: uno dei due aggressori in particolare punterebbe dritto verso alcune persone come se sapesse già chi colpire. Particolari immortalati in quel frame che ha iniziato a circolare già nelle ore successive al pestaggio. Raggiunta nelle scorse ore dalla redazione di Internapoli.it dalla segreteria dell’assessore comunale (con delega ai cimiteri) Ciro Borriello fanno sapere:”Si è trattato di un episodio increscioso che condanniamo sicuramente. Giova precisare che le persone coinvolte non hanno nulla a che fare con la struttura comunale. Da quanto appreso sembra che già da tempo tra loro covasse del risentimento e che si siano trovate lì nello stesso momento per caso. Noi siamo parte lesa e visto che la rissa è scoppiata su suolo comunale stiamo ragionando con l’avvocatura per tutelare la nostra posizione”.
L’articolo di lancio: la rissa al forno crematorio di Poggioreale
Una maxi rissa al forno crematorio di Poggioreale. È quanto avvenuto qualche giorno fa nel bel mezzo di una cremazione. Una violenta rissa è scoppiata tra i dipendenti di diverse ditte funebri all’interno dell’impianto di cremazione ubicato a Napoli est. Nell’alterco sono rimaste coinvolte anche persone presenti ad una cerimonia funebre una delle quali avrebbe accusato un malore. Uno dei più esagitati avrebbe iniziato a colpire ripetutamente altre persone con un casco, il tutto a pochi passi dalle lapidi. Tutto sembra ricondurre ad una spedizione punitiva nei confronti delle persone aggredite ed il tutto é avvenuto all’interno di una struttura del Comune dove la scena è stata ripresa dalle telecamere di sorveglianza.
