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giovedì, Aprile 25, 2024
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Il sarcoma alla spalla, la malattia che ha ucciso Marchionne

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È morto a Zurigo Sergio Marchionne. L’ex ad di Fca era ricoverato all’Universitatsspital dove era ricoverato da fine giugno per un’operazione alla spalla. Le sue condizioni si sono aggravate giorno dopo giorno sino a costringere l’azienda a rinnovare i vertici a partire dalla nomina di Mike Manley come nuovo ad. Marchionner aveva 66 anni, lascia la compagna Manuela e due figli.

Sergio Marchionne, ex amministratore delegato di Fca, è morto mercoledì 25 luglio a 66 anni. Il manager era ricoverato da circa un mese nella clinica Universitätsspital di Zurigo, in Svizzera.

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Marchionne si era sottoposto a un intervento chirurgico alla spalla, nel corso del quale sarebbe stato colpito da embolia cerebrale, per poi precipitare in coma profondo.

È quanto riporta, in un articolo esclusivo a cura di Paolo MadronLettera43.it che scrive anche che al manager era stato diagnosticato un sarcoma alla spalla. Marchionne soffriva di forti dolori alla spalla e per questo assumeva del cortisone.

Com’è morto Sergio Marchionne? A questo link le cause della morte dell’ex ad di Fca.

Cos’è un sarcoma

Il sarcoma è un tumore maligno che prende origine dai tessuti molli e dall’apparato osteoarticolare.

Come riporta la Treccani, nella sua forma più tipica ha accrescimento rapido e infiltrante, dando metastasi per via ematica, più frequentemente nel polmone, nel fegato e nelle ossa.

L’addio di Elkann a Sergio Marchionne

Elkann conferma. La morte di Marchionne è confermata da una nota di Exor, controllante di Fca. «Con grande tristezza Exor ha appreso che Sergio Marchionne è mancato», si legge nella nota. «È accaduto purtroppo quello che temevamo. Sergio, l’uomo e l’amico, se n’è andato», ha detto John Elkann, presidente di Exor.

L’ultima uscita pubblica

L’ultima uscita pubblica del top manager era avvenuta due giorni prima del ricovero, a Roma, alla consegna di una Jeep all’Arma dei carabinieri. Il 22 luglio è stata diffusa la notizia che Marchionne era ricoverato in terapia intensiva e che le sue condizioni erano irreversibili.

La rivelazione sulla malattia

Poi la rivelazione sulla malattia. “Il dolore è indicibile, quando dalla tv di Londra appresi il giovedì sera che era stato ricoverato a Zurigo, pensai purtroppo che fosse in pericolo di vita. Perché conoscevo la sua incapacità di sottrarsi al fumo continuo delle sigarette”. “Tuttavia quando seppi che era soltanto un ‘intervento alla spalla’ sperai. Invece, come temevo, da Zurigo ebbi la conferma che il suoi polmoni erano stati aggrediti e capii era vicino alla fine”. 

La lettera di Grande Stevens

“E’ molto difficile per me parlare di Sergio Marchionne che con Gianluigi Gabetti è stato il mio migliore amico di una vita” inizia la lettera. “Sergio è un uomo che sarebbe piaciuto a Giovanni Agnelli”. Ed ancora “Gabetti e io avremmo potuto considerarlo per la nostra età un figlio. Invece divenne un nostro fratello, che ci consultava e ci insegnava cosa vuol dire occuparsi del successo di una grande azienda”.

Marchionne e l’addio della moglie Manuela

Le condizioni dell’ex amministratore delegato di Fca, nel suo letto, tra le macchine sanitarie che lo teneva in vita, nell’ansia dei familiari e dei sanitari che circonda la sua battaglia. La dipendenza dal tabacco non era un mistero sull’Ad di Fiat, abituato a fumare tre pacchetti di sigarette al giorno. La compagna Manuela Battezzato era riuscita nella sfida di convincerlo per un po’ a smettere, un anno fa, ma senza troppa convinzione, al punto da fargli spesso dire con il sorriso: ​”Saranno la mia morte”. Una frase che ripensata oggi è una battuta che non fa più ridere.

Marchionne e la Fiat

Uno dei più brillanti dirigenti d’azienda italiani, naturalizzato canadese, a fine giugno era stato ricoverato per un’operazione alla spalla. Ma le sue condizioni di salute sono peggiorate negli ultimi giorni fino ad essere considerate irreversibili. Una situazione che nelle ha imposto a FCA e Ferrari di riunire lo scorso fine settimana i CdA per la nomina dei nuovi vertici.  Nella nota la Fiat aveva annunciato che è per questi motivi che “il Dr. Marchionne non potrà riprendere la sua attività lavorativa”. Da qui sono poi arrivate le nuove nomine in Fca, con Mike Manley amministratore delegato, e in Ferrari, dove il posto di presidente sarà svolto da John Elkann e quello di ad da Louis Camilleri. Marchionne verrà ricordato per aver segnato un profondo cambiamento nel mondo Fiat, mentre non si compie il suo sogno di riportare il Cavallino a vincere in Formula 1.

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