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venerdì, Ottobre 4, 2024
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Scomparsa di Denise Pipitone, prima vittoria di Piera Maggio: “Una luce in fondo al tunnel”

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“Occorre fare chiarezza sul caso. Chi ha rapito mia figlia voleva colpire lei, nessun ladro di bambini, pedofilo o mostro. Azione mirata”

Ora “una luce in fondo al tunnel” mamma Piera la vede realmente. Il primo ok alla commissione d’inchiesta sulla scomparsa di Denise Pipitone, di cui non si hanno più notizie dal primo settembre del 2004, “accende una speranza”, dice all’Adnkronos, anche se, aggiunge subito dopo, “noi la speranza non l’abbiamo mai persa”. Il provvedimento, che ha ottenuto il semaforo verde dalla commissione Affari costituzionali della Camera, verrà trasmesso all’Aula e spetterà alla conferenza dei capigruppo calendarizzarlo. “Vogliamo che si faccia un po’ di chiarezza e, soprattutto, verità, quella che manca in tutta questa vicenda – sottolinea Piera Maggio -. Ringrazio tutti i politici che si sono spesi per questa causa, riconoscere che questo caso merita un po’ di luce è importante”.

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Nelle scorse settimane il gip di Marsala, accogliendo la richiesta della Procura, ha disposto l’archiviazione della nuova indagine sulla scomparsa della bimba, avvenuta quando Denise non aveva neppure quattro anni. “Non significa che nel momento in cui emergano novità non si possa riaprire l’inchiesta”, sottolinea mamma Piera, ricordando come “lo stesso pm Piscitello ha assicurato a me e Pietro (il padre di Denise, ndr) che non finirà mai di cercare la verità. Noi siamo qui ad attendere. Non molliamo”. Una ricerca della verità lunga ormai quasi 18 anni. “L’assenza di colpevoli, non aver assicurato alla giustizia chi ha rapito Denise è una delusione, non solo per noi genitori, ma per tutti gli italiani – sottolinea -. I bambini non spariscono nel nulla e tutti sanno che Denise è stata presa intenzionalmente e non dall’uomo qualunque, dalla persona di passaggio, ma da chi sapeva che quella bambina era Denise. Un gesto abominevole e vigliacco, perché chi lo ha compiuto ha approfittato dell’ingenuità di una bimba di quasi quattro anni”.

Un piano studiato, dunque, per mamma Piera per colpire la sua piccola e lei stessa. “Da sempre siamo convinti – dice ancora – che dietro questa storia non ci sia il mostro di turno, il ladro di bambini qualsiasi e questo credo l’abbiano capito tutti. In 17 anni nessun altro è stato rapito a Mazara del Vallo. Denise non ha deciso in autonomia di allontanarsi da casa, non è stata inghiottita dalla terra, non è stata prelevata dagli alieni, non è stato il pedofilo di turno o lo zingaro a rapirla”. La speranza di riabbracciarla non è persa. “Denise va cercata viva sino a prova contraria e, soprattutto, vanno cercati i colpevoli perché da lì risaliremo a tutta la verità – conclude -. Noi continuiamo a essere positivi e ad andare avanti nella sua ricerca. Siamo felici per questo nuovo impegno politico intorno al caso. La storia di Denise merita chiarezza, lo si deve a lei: occorre dare voce a chi non può gridare e Denise, purtroppo, non può chiedere aiuto adesso”. (di Rossana Lo Castro)

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