[nextpage title=”Il tentativo di difesa di Impagnatiello prima della confessione”]“Il topicida? Ce l’ho perché quando ci fumiamo le canne post lavoro, sui gradoni di piazza Croce Rossa, arrivano della pantegane enormi. Lo buttiamo un po’ in giro”. Questa la difesa, poco prima di confessare l’omicidio di Giulia Tramontano, di Alessandro Impagnatiello.
[nextpage title=”Il video mostrato in esclusiva da Quarto Grado”]Il video, da cui sono state estrapolate le parole in sovrimpressione, è stato mostrato in esclusiva nel corso della puntata di Quarto Grado, andata in onda ieri sera su Rete Quattro.
Nel video si nota Impagnatiello mentre prova ad inventare una scusa per giustificare la presenza del topicida rinvenuto nel suo zaino. Parole uscite di getto dalla sua bocca, in evidente stato di difficoltà e consapevole che il suo muro, di lì a poco, sarebbe crollato. La confessione arriverà dopo poche ore e ne conseguirà l’arresto.
[nextpage title=”Omicidio Giulia Tramontano, per la difesa l’ex barman ha avuto un “][DAL NOSTRO ARCHIVIO] – Quando ha preso la parola alla prima udienza ha raccontato di “non aver capito cosa gli fosse successo” e di “non essere in sé“ quando ha ucciso Giulia Tramontano. Alessandro Impagnatiello ha di fatto ripetuto quanto i consulenti di parte hanno messo per iscritto in una consulenza depositata dai legali alla Corte d’Assise.
Secondo gli esperti nominati dagli avvocati, l’ex barman dell’Armani soffre di un “disturbo ossessivo e paranoico“, dovuto al suo “forte narcisismo” e ha avuto “un black out“ al momento del delitto.
Sulla base della consulenza, ora la difesa punta a chiedere alla corte una perizia psichiatrica per accertare un vizio di mente. Impagnatiello, accusato di omicidio volontario aggravato, se riconosciuto totalmente capace di intendere e volere rischia la condanna all’ergastolo. Sarà sentito in aula il 27 maggio.