Un lungo post. Una lettera affidata ai moderni mezzi di comunicazione a due giorni dal Riesame che potrebbe scarcerare i rapinatori responsabili della morte del fratello. Nella Apicella, la sorella dell’agente scelto del commissariato di Secondigliano Pasquale Apicella. Apicella ucciso dopo un tragico schianto su Calata Capodichino. La donna ha scritto una lunga lettera sui social chiedendo ai suoi contatti e a quanti volevano bene a ‘Lino’ di condividerla.
L’appello sui social della sorella di Pasquale Apicella
«Ai miei amici di Facebook che stanno condividendo il nostro dolore vi chiedo un aiuto a condividere queste mie parole affinché arrivino al cuore di chi farà giustizia per l’amore nostro. Che si possano calare nei panni della moglie che non avrà più una spalla forte e il suo compagno di vita. Che si possano calare nei panni di un bambino di 6 anni che dice dov’è babbo,quel babbo che purtroppo noi non possiamo più dargli. In una bimba di appena 4 mesi che non conoscerà il suo babbo e il cuore grande che aveva ma gli rimarranno solo delle foto. Che si calino nei panni dei nostri genitori che l’hanno cresciuto con tanto amore e sacrifici e sono bastati pochi secondi per portarglielo via per sempre. Che si calino in noi le sue sorelle che non abbiamo più quel fratello MASCHIO,sempre li pronto a proteggerti. Stavolta noi non abbiamo potuto far niente per proteggerlo». Queste le prime parole della sorella di Pasquale Apicella.
La sua famiglia chiede giustizia
«Vi prego mettetevi nei miei panni che non avrei mai pensato che ai miei 29 anni ho dovuto dargli l’ultimo bacio in un obitorio li disteso che ha dato la sua vita per la giustizia e per far rispettare la legge. Vi prego fate in modo che il suo sacrificio non sia dimenticato e non sia stato invano per tutti noi e quelli che come mio fratello hanno creduto nella giustizia. Per noi nulla tornerà più come prima e questi sorrisi li hanno spenti non fateci morire per la seconda volta». Giustizia per Pasquale Apicella.
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