Il Sassuolo recupera palla sugli sviluppi di un calcio d’angolo e parte in contropiede, ma i calciatori del Napoli rientrano tutti e dieci immediatamente in ripiegamento difensivo. Questa l’azione condivisa sui social da Luciano Spalletti per ringraziare la sua squadra per l’abnegazione che mette in campo per la maglia azzurra.
“Tutto per lei. Grazie ragazzi, siete meravigliosi!”, scrive Spalletti su Instagram.
Luciano Spalletti, al termine di Empoli-Napoli, vinta per 2-0 dagli azzurri, si è soffermato in conferenza stampa sull’aspetto più importante che ha notato evolversi nei suoi ragazzi: il grande spirito che trasforma un gruppo in una vera squadra. Quando evidenzia la compattezza nella fase di copertura sulla ripartenza avversaria da calcio d’angolo a favore, verificatasi nella scorsa giornata contro il Sassuolo, sottolinea come tutti fossero disposti a chiudere e aiutarsi a vicenda, sudando anche per il compagno rimasto indietro. Queste le parole del tecnico di Certaldo:
“È una squadra migliorata in tutto. Lo scorso anno aveva da trovare l’equilibrio, questa compattezza che si vede in questo momento. C’è un immagine nella partita che forse vi è sfuggita. Contro il Sassuolo noi perdiamo palla su un angolo, ed in 25 anni non avevo mai visto una cosa del genere, vedere dieci assatanati riportarsi dietro la linea difensiva per non prendere gol. Ho rivisto un mio collaboratore qui ad Empoli che mi ha fatto notare quell’episodio, qui sono tutti pronti a buttarsi oltre il recinto per il compagno“.
Ecco, appunto, buttarsi oltre il recinto. Perché ogni giocatore del Napoli sembra disposto a fare questo, e molto di più per ottenere l’obiettivo prefisso a inizio stagione dalla squadra. D’altronde non è questo che deve fare un team? Concorrere con i propri avversari per conquistare un premio, un titolo, una memoria. Infondo, qui sta la differenza tra un ottimo gruppo e una squadra vincente. Il primo, pur con una comune finalità, concede spazi a discussioni, mediazioni, compromessi e, solitamente, è composto da un numero ridotto di persone. La seconda, invece, è cosa assai più complessa da formare, poiché non prevede nulla di quanto detto sopra, anzi, una volta delineata una strada, tutti, nessuno escluso, devono contribuire per il conseguimento del successo.
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