Continua il botta e risposta tra l’amministrazione targata di Luigi Sarnataro e l’opposizione comunale a seguito del consiglio di ieri. A scatenare la diatriba, la mancata ricezione da parte del sindaco e del segretario del consiglio di un’osservazione in merito al DUP.
“Ancora una volta Sarnataro ed i suoi accoliti hanno dimostrato la loro più totale incapacità e superficialità amministrativa. Infatti l’aggiunta di alcuni atti in extremis e la mancanza di altri ha fatto sì che venisse rinviato al prossimo consiglio comunale, da tenersi entro i prossimi 20 giorni, l’approvazione definitiva del Piano delle Opere Pubbliche, allegato importante del Bilancio Previsionale. Atto questo tra i più importanti per programmare il futuro della città – dichiarano i consiglieri di minoranza – purtroppo ieri sera si è scritta l’ennesima pagina dell’involuzione che questa Maggioranza sta portando alla città: si parla tanto di partecipazione attiva dei cittadini, ma poi quando questi chiedono delle osservazioni su delle opere pubbliche fanno orecchie da mercanti, alla faccia della rivoluzione! Sono sempre alla ricerca di cavilli tecnici o sotterfugi per raggiungere i loro scopi.”
Secondo il primo cittadino, invece, la questione della mancata visione dell’osservazione può dirsi risolta: “Il responsabile del settore lavori pubblici, Vincenzo Liccardo che istruisce la pratica, ha già dichiarato ieri in sede di consiglio l’inammissibilità dell’osservazione. Essa infatti, non può considerarsi un’osservazione sull’opera in quanto propone un’altra opera da realizzare in un’altra strada. Inoltre – continua Sarnataro – chi compie l’osservazione deve essere un portatore di interesse legittimo, mentre il cittadino in questione non possiede questo requisito e per di più è un parente di un consigliere di opposizione”.
TAGLIO DEI COSTI DELLA POLITICA
Il malcontento della minoranza proviene anche dalla bocciatura dell’emendamento al bilancio di previsione concernente l’incremento del capitolo di spesa sui minori e il servizio di refezione scolastica: “Ci dispiace che ancora una volta non hanno voluto ascoltare le nostre proposte, che erano rivolte solo al bene dei cittadini di Mugnano e a protezione delle fasce più disagiate. Forse per loro sono più importanti 100€ al mese in più che una risposta concreta sulle politiche sociali. Ci dispiace constatare che ancora una volta la loro incapacità amministrativa costerà in termini economici ai mugnanesi altri 2000 euro per far svolgere un ulteriore consiglio comunale per poter condividere le osservazioni dei cittadini al piano delle Opere Pubbliche, atto integrante del Bilancio Previsionale e far in modo che la macchina comunale continui a lavorare.”
Per il sindaco la necessità di convocare un ulteriore consiglio comunale non sussiste: “il responsabile Liccardo ha trenta giorni per rispondere per iscritto all’osservazione del cittadino, pertanto non riteniamo necessaria la convocazione di un nuovo consiglio. Ciò non toglie che se i consiglieri di minoranza lo riterranno opportuno, potranno farne richiesta”.
In merito alla mancata approvazione dell’emendamento, il sindaco ha dichiarato: “Ho chiesto ai consiglieri dove avremmo trovato i fondi per destinare altri 19mila euro alla mensa, quali altri servizi dovremmo tagliare per garantire la mensa a due sezioni anziché una, ma non ho ricevuto risposta. – E prosegue – l’amministrazione si è impegnata ad avviare un dialogo con la dirigente del primo circolo didattico G. Sequino al fine di trovare delle soluzioni alternative per poter realizzare il tempo prolungato”.
