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mercoledì, Aprile 24, 2024
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Terremoto in Comune: i finanzieri di Giugliano arrestano sindaco e capo dei vigili di Grumo Nevano

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Peculato, turbata libertà degli incanti, frodi nelle pubbliche forniture, abuso d’ufficio, utilizzo ed emissione di fatture per operazioni inesistenti e assenteismo. Con queste accuse sono stati arrestati, ai domiciliari, questa mattina dai finanzieri di Giugliano, il sindaco di Grumo Nevano Pietro Chiacchio, il precedente sindaco, l’attuale comandante della polizia municipale, il responsabile del servizio ecologia e un vigile urbano.

Sottoposti all’obbligo di firma altri due indagati, si tratta del precedente comandante dei vigili e dell’amministratore della società affidataria del servizio di raccolta dei rifiuti, come riportato dal sito edizionecaserta. Le indagini sono partite da un esposto a proposito di irregolarità nelle gare d’appalto per l’affidamento e la gestione del servizio di raccoltra rifiuti, bandite negli anni 2006 e 2013.

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Le successive indagini svolte dalle fiamme gialle con la collaborazione della sezione di polizia giudiziaria della polizia di stato hanno consentito di raccogliere numerosi indizi a carico di un vigile urbano che, secondo l’ipotesi accusatoria, ricopriva un ruolo rilevante nella gestione del Comune di Grumo Nevano in riferimento ad alcune azioni finite poi nel mirino della Procura.

Tra queste figurano una turbativa d’asta relativa alla gara d’appalto per l’affidamento dei servizi di igiene urbana e gestione integrata dei rifiuti solidi urbani per il periodo 2013-2018 sul territorio di Grumo Nevano; una frode nelle pubbliche forniture relativamente al contratto di affidamento di igiene urbana e gestione integrata di rifiuti solidi urbani per il periodo 2006-2013; un peculato derivante dalle maggiori somme corrisposte per il periodo 2012-2013 dal Comune di Grumo Nevano alla società affidataria del servizio, con conseguente danno erariale di 130mila euro. L’impresa, riconducibile a un vigile urbano avrebbe trasportato i rifiuti organici ad Acerra, fatturando però un importo maggiore, previsto solo per il conferimento dei rifiuti fuori dalla Campania.

Le indagini hanno evidenziato che il Comune di Grumo Nevano ha corrisposto alla ditta appaltatrice il costo di ammortamento degli automezzi utilizzati, senza provvedere però alla loro acquisizione in via definitiva a conclusione del contratto stesso, come previsto dal bando. Con la stipula del contratto del 2013, il Comune ha poi permesso alla società appaltatrice di impiegare i vecchi automezzi per la raccolta dei rifiuti, pagando alla stessa nuovamente, e quindi per la seconda volta, i costi di ammortamento su automezzi vetusti. E’ risultata inoltre l’esistenza di una società cartiera intestata a prestanome ma di fatto gestita dal vigile e da un altro dipendente del Comune attraverso la quale venivano emesse numerose fatturazioni per operazioni inesistenti a favore, tra l’altro, di un’impresa facente capo allo stesso vigile.

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