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HomeCronacaTruffa del finto incidente all'ereditiera, condanne soft per la banda di Forcella

Truffa del finto incidente all’ereditiera, condanne soft per la banda di Forcella

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E’ arrivata la sentenza del Tribunale di Milano, Sezione Terza Penale nei confronti di Luigi Giuliano (difeso dall’avvocato Tiziana De Masi), figlio dell’ex capoclan Guglielmo ’o stuort e nipote dell’ex super boss Luigi Giuliano, entrambi collaboratori di giustizia, di Rosaria Maranta, sua suocera, Maria Amoroso, sua nipote, incensurata e Domenico Russo. 

Maranta, Giuliano e Russo sono stati condannati alla pena dì due anni di reclusione e  600 di multa; Amoroso Maria alla pena di un anno di reclusione e 300 eurodi multa (pena sospesa).

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Gli imputati sono stati condanna al pagamento delle rispettive spese processuali comprensive e al risarcimento dei danni sopportati dalla costituita parte civile da liquidarsi in separata sede.

La vicenda processuale

«Signora, suo figlio ha causato un incidente e per questo motivo rischia di essere arrestato. Sono l’avvocato Bovera. Servono subito 12.700 euro». Questo in sintesi l’escamotage utilizzato da quattro persone che portò all’emissione di quattro ordinanze di custodia cautelare per Luigi Giuliano, figlio dell’ex capoclan Guglielmo ’o stuort e nipote dell’ex super boss Luigi Giuliano, entrambi collaboratori di giustizia, di Rosaria Maranta, sua suocera, Maria Amoroso, sua nipote, 22enne, incensurata e Domenico Russo. I quattro sono tutti originari di Forcella.

Vittima del raggiro Vittoria Caproni, ricca ereditiera milanese. L’anziana raccontò agli investigatori di aver ricevuto una telefonata da parte di un uomo che si è qualificato come ‘avvocato Bovera’, il quale le ha riferito che il figlio aveva causato un incidente stradale e per questo, al fine di evitare che quest’ultimo venisse arrestato, aveva bisogno nell’immediatezza di 12.500 euro. La donna riferì di non avere quel denaro ma il suo interlocutore le passò al telefono un’altra persona, qualificatasi come ‘maresciallo Di Marco’ che, con tono meno conciliante, le diceva che doveva consegnare subito il denaro o altri oggetti preziosi per evitare conseguenze legali per il figlio.

 

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