Misura cautelare in carcere revocata per Alessandra Clemente, cugina di Francesco Pio Valda condannato all’ergastolo la settimana scorsa per l’omicidio di Francesco Pio Maimone.
A stabilirlo la Corte d’Assise di Napoli che ha concesso alla 27enne la misura, ben più lieve, dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. La donna era stata condannata a 2 anni e 6 mesi di reclusione ma ad avere la meglio è stata la linea difensiva seguita dal suo avvocato, il penalista Leopoldo Perone.
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Tra le altre condanne vi erano state anche quella per Salvatore Mancini a 4 anni; Giuseppina Niglio, nonna di Valda, a 4 anni e 6 mesi di reclusione e a una multa di 6mila euro; Pasquale Saiz a 4 anni. Oltre alle condanne, ci sono state anche diverse assoluzioni “per non avere commesso il fatto” da alcuni capi d’accusa contestati per alcuni imputati e il “non doversi a procedere” nei confronti di Giuseppina Valda, la 24enne sorella di Francesco Pio Valda, “perché l’azione penale non doveva essere intrapresa”; i giudici hanno ordinato la cessazione della misura cautelare e la liberazione per la ragazza e per l’ultimo imputato, il 27enne Giuseppe Perna.
Niente a confronto alla condanna inflitta a Valda imputato per l’omicidio del pizzaiolo 18enne Francesco Pio Maimone, avvenuto la notte del 20 marzo 2023 tra gli chalet del lungomare di Napoli. Francesco Pio Valda, 21 anni, è stato condannato all’ergastolo per aver ucciso a colpi di pistola il giovane. Una sentenza accolta tra urla di gioia e lacrime nell’aula 115 del tribunale di Napoli dove si era riunita la Corte di Assise. La carriera criminale di Valda inizia da giovanissimo quando, dopo l’arresto del fratello, si trova a prendere in mano le redini del clan Aprea-Valda che, secondo l’antimafia, si specializza nell’acquisto di armi e nelle estorsioni.