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mercoledì, Febbraio 12, 2025
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La verità dietro l’addio di Kvaratskhelia: tra infortuni misteriosi e chiamate non risposte

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Khvicha Kvaratskhelia ha trascorso probabilmente l’ultima notte a Napoli da giocatore del Napoli: il georgiano attende il via libera per imbarcarsi alla volta di Parigi e cominciare la nuova avventura ai piedi della Torre Eiffel.

Dettagli e nulla più, tra Kvara ed il Napoli è finita già ben prima delle festività natalizie. L’entourage del georgiano, che da settimane aveva sul tavolo la proposta di rinnovo del Napoli (quadriennale da 6 milioni di euro a stagione, bonus compresi), si era reso irreperibile.  Giovanni Manna ha più volte contattato Mamuka Jugeli e non ricevendo risposte concrete, ha provato a sentire il papà di Khvicha che si è comportato in modo analogo.

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Una strategia vera e propria di cui ne è diventato parte integrante lo stesso calciatore con il passare dei giorni. Basta dare un’occhiata al calendario degli azzurri per rendersi conto che probabilmente l’ultima reale partita con la maglia del Napoli, Kvaratskhelia l’abbia giocata l’otto dicembre con la Lazio. Quella sera, Conte non perse soltanto la partita ma anche (mentalmente) il suo calciatore più talentuoso. L’attaccante fu escluso dai convocati per la successiva partita con l’Udinese a causa di “una lesione di basso grado del legamento collaterale mediale” che non gli impedì però di essere convocato 7 giorni più tardi per la gara del Ferraris con il Genoa, in cui subentrò negli ultimi minuti senza però incidere. Copione simile nell’ultima gara giocata da Kvara (in casa con il Venezia): richiamato in panchina al minuto 75, subito dopo aver sbagliato l’ennesima scelta della sua gara.

Che Kvaratskhelia non fosse tranquillo era facilmente leggibile, ma è nella settimana che portava alla partita con la Fiorentina che di fatto si è chiusa la sua esperienza a Napoli. A 48 ore dal match del Franchi, con Politano out, Antonio Conte decise di provare Neres a destra e Leonardo Spinazzola alto a sinistra con KK77 relegato tra le riserve: una decisione singolare se si pensa che il laterale ex Roma era da tempo fuori dalle rotazioni ed ormai destinato alla cessione. Una scelta tecnica, quella di rinunciare al georgiano, divenuta una necessità a causa di un non meglio precisato affaticamento muscolare, che lo tenne fuori dall’elenco dei convocati.

Infortuni, panchine ed ancora infortuni: fino a conquistare la ribalta del calciomercato europeo la scorsa settimana, quando è stato sbandierato ai quattro venti il forte interessamento per Kvaratskhelia da parte del Psg. A qual punto Antonio Conte non ha potuto più far finta di nulla e con grande onestà intellettuale ha di fatto annunciato la separazione con l’esclusione dalla lista dei convocati per la gara con il Verona, ammettendo che l’attaccante georgiano avesse chiesto di essere ceduto.

Insomma, entro questa sera dovrebbe arrivare l’ufficialità della cessione al Psg, ma la scelta di lasciare Napoli ha radici ben più profonde. Magari per i tifosi pensare alla sconfitta interna con la Lazio come ultima gara giocata da Kvaratskhelia con i piedi e con la testa al Maradona non sarà giusto, ma certamente neanche sbagliato.

 

 

 

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