venerdì, Agosto 15, 2025
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Villaricca. Racket per i Ferrara-Cacciapuoti: in 3 a processo per estorsione

Erano stati arrestati lo scorso mese di marzo per estorsione consumata aggravata dal metodo mafioso, per aver preteso 2mila euro dal titolare di un hotel a Villaricca, quale “rata” da pagare per Pasqua. È fissata per il 9 luglio la prima udienza del processo a loro carico davanti al Tribunale di Napoli, così come chiesto dal Sostituto Procuratore della Repubblica della Direzione Distrettuale Antimafia Dottoressa Ida Frongillo.

A processo MAGLIONE Antonio, detenuto presso l’istituto penitenziario di Napoli Secondigliano difeso di fiducia dall’avv. Massimo MONTANARO del foro di Napoli Nord
CICCARELLI Luigi,  agli arresti domiciliari, difeso di fiducia dall’avv. Luigi POZIELLO del foro di Napoli Nord
MALLARDO Antonio, detenuto per questo procedimento presso l’istituto penitenziario di Napoli Secondigliano, difeso di fiducia dagli avvocati Luigi Poziello e Giovanni Nappa del Foro di Napoli Nord,

Villaricca, racket all’hotel per “le famiglie dei carcerati”: tre arresti nel clan Ferrara
Si presentano nella hall dell’hotel per ben quattro volte, pretendendo 6mila euro l’anno (da suddividere in tre tranche da 2mila euro a Natale, Pasqua e Ferragosto). L’incubo per i titolari della struttura alberghiera è iniziato il 20 dicembre 2023 quando uno sconosciuto si reca nella reception e chiede espressamente il versamento di una somma di danaro per “le famiglie dei carcerati di Villaricca”.
Lo stesso esattore si rifà vivo il 5 gennaio successivo, e di fronte all’offerta di 200 euro da parte di uno dei titolari, lancia le banconote all’aria e sbotta: “Io ci piscio sopra i 200 euro. Io cerco 2mila, 2mila e 2mila”. I titolari dell’albergo non cedono ai ricatti e pochi giorni dopo presentano denuncia ai carabinieri.
L’arresto in flagranza
Passano due mesi e nella hall, a inizio marzo, si presentano due facce nuove. Si tratta di Antonio Maglione, figlio di Giuseppe Maglione detto Nino d’Angelo, noto esponente del clan Ferrara-Cacciapuoti, e di Antonio Mallardo. Rinnovano la richiesta estorsiva. La somma pretesa non cambia: 2mila euro ogni quattro mesi.
I titolari neanche questa volta cedono alle pressioni dei malviventi e si rivolgono di nuovo alle forze dell’ordine. Mallardo, ignaro della denuncia sporta dagli albergatori, si ripresenta il 19 marzo scorso. Nelle sue mani verranno materialmente versati i soldi della tangente che faranno scattare per luil’arresto in flagrante. All’esterno dell’hotel, il giovane del clan troverà ad aspettarlo i carabinieri della sezione operativa di Giugliano.
Per gli altri due, invece, Maglione e Ciccarelli, le manette sono scattate lo scorso 25 marzo dopo l’ordinanza di custodia cautelare emanata dalla Procura di Napoli Nord. A eseguire il provvedimento i militari dell’Arma. Risponderanno di associazione di stampo mafioso per delinquere finalizzata all’estorsione.

Antonio Mangione
Antonio Mangionehttp://www.internapoli.it
Giornalista pubblicita iscritto dalll'ottobre 2010 all'albo dei Pubblicisti, ho iniziato questo lavoro nel 2008 scrivendo con testate locali come AbbiAbbè e InterNapoli.it. Poi sono stato corrispondente e redattore per 4 anni per il quotidiano Cronache di Napoli dove mi sono occupato di cronaca, attualità e politica fino al 2014. Poi ho collaborato con testate sportive come PerSempreNapoli.it e diverse testate televisive. Dal 2014 sono caporedattore della testata giornalistica InterNapoli.it e collaboro con il quotidiano Il Roma