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“Riconoscere e denunciare i segnali di violenza”, le parole della Presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio

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Riconoscere i segnali più piccoli di violenza e denunciarli immediatamente. Bisogna alzare la mano ed evidenziare le difficoltà delle giovani ragazze. E’ l’appello di Martina Semenzato, Presidente di Commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio e sulla violenza di genere. Semenzato ha incontrato al Municipio di Afragola i genitori di Martina, la 14enne uccisa dall’ex, e ha donato loro fiori bianchi per esprimere solidarietà e vicinanza.

L’appello di Semenzato: riconoscere e denunciare anche i segnali più piccoli

Il recente omicidio di Martina Carbonaro, 14enne uccisa dall’ex fidanzato ad Afragola, ha riacceso il dibattito sulla violenza di genere e sul femminicidio. Un episodio che ha colpito soprattutto per la giovane età della ragazza e per la brutalità dell’omicidio.
Tutti i femminicidi sono dolorosi e difficilissimi. Ma quando coinvolgono ragazzi così giovani colpiscono particolarmente, soprattutto per l’efferatezza.” Lo ha detto la Presidente di Commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio e sulla violenza di genere, Martina Semenzato. Ciò che colpisce, come ha spiegato Semenzato, è la mancanza di sensibilità. Ha riflettuto su un aspetto molto importante in questi casi, ovvero il non riconoscere la violenza nei confronti della vittima, a partire dai più piccoli segnali. Lancia dunque un appello: riconoscere e denunciare anche i segnali più piccoli di violenza. Aiutare le ragazze a non sentirsi sole.

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La necessità di una torsione culturale e una maggiore presa di responsabilità

Semenzato ha sottolineato l’impegno della commissione parlamentare da lei presieduta, che lavora già all’unanimità, maggioranza e opposizione. Tuttavia, esprime la necessità di una torsione culturale, rifacendosi alle parole di Giorgia Meloni. C’è bisogno di una maggiore presa di responsabilità, da parte di tutti: famiglia, scuola e società civile. Qui è fondamentale che ognuno di noi si prenda la propria responsabilità, continua la Presidente di Commissione. Questa responsabilità si traduce nell’attenzione ai segnali di allarme, anche quelli che possono sembrare poco importanti, e nell’educazione dei giovani. Prevenire la violenza e riconoscere i segnali premonitori è una responsabilità di tutti e nessuna ragazza dovrebbe essere lasciata sola. Nel dubbio, bisogna alzare la mano ed evidenziare le difficoltà delle giovani ragazze. Al termine dell’incontro al Municipio, avvenuto in presenza del prefetto di Napoli Michele Di Bari e il sindaco Antonio Pannone, Semenzato ha donato fiori bianchi ai genitori della vittima.

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