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mercoledì, Giugno 26, 2024
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LICEO SEGRE’ , 250 STUDENTI SONO DI TROPPO

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Poche aule e una valanga di sicrizioni. Si andrà ai doppi turni il prossimo anno scolastico




MARANO – Doppi turni di…polemiche. Sarà un anno scolastico all’insegna del disagio il 2003-2004 per gli studenti del liceo scientifico “Emilio Segrè” di Marano. Poche aule e una valanga di iscrizioni: si andrà ai doppi turni. E non saranno tutti ad essere ammessi. E’ la scelta, sofferta, presa dal Consiglio d’Istituto. “Non c’era altra soluzione” dicono in coro preside e professori. Studenti e genitori sul piede di guerra: “Siamo pronti a scendere in piazza”.

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Al liceo di Marano “sono di troppo” oltre 250 ragazzi: 9 classi del primo che rischiano di paralizzare le lezioni del nuovo anno scolastico. Già per quello in corso non mancano le polemiche: classi umide, rotazioni giornaliere, aule improponibili. Per evitare i doppi turni e i conseguenti disagi, preside e Consiglio di Istituto sin dallo scorso anno avevano chiesto al Comune e alla Provincia nuove aule: a parte le promesse, nulla di fatto. Inevitabili i doppi turni. Che tuttavia non risolvono in toto le richieste di iscrizioni. Saranno infatti solo 9 le classi del primo anno che si formeranno (a dispetto delle 11 attuali). Il “diritto all’istruzione” sarà assegnato in base al paese di provenienza, secondo una particolare graduatoria approvata dal Consiglio d’Istituto. In testa i ragazzi che risiedono a Marano prima del 25 gennaio; seguono i fratelli di studenti che già frequentano il liceo, i figli di dipendenti e i ragazzi di Calvizzano. Fanalino di coda per le domande di iscrizione da Mugnano e Qualiano. “Comprendo il disagio dei ragazzi – osserva la preside Renata Gelmi – ma i doppi turni e la graduatoria di ammissione si sarebbero potuti evitare solo con un intervento più sollecito delle istituzioni”.

Intanto è slittata la vendita del liceo alla Provincia. L’edificio di via Giovanni Falcone, attuale proprietà del Comune, doveva essere acquistato dall’ente provinciale. L’accordo sembrava fatto, poi è arrivato il colpo di scena: “Bloccate la transazione”. All’origine della mancata intesa – dicono a Marano – ci sarebbero i contrasti tra il sindaco Mauro Bertini e alcuni esponenti politici della Provincia.

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