20.6 C
Napoli
mercoledì, Giugno 26, 2024
PUBBLICITÀ

Don Merola lascia Marano per motivi di sicurezza

PUBBLICITÀ

Don Luigi Merola, il parroco di Forcella noto per la sua attivita’ anti camorra, e’ nel Cilento per motivi di sicurezza. Il sacerdote si trova nel territorio in provincia di Salerno da due giorni dopo che nella notte tra giovedi’ e venerdi’ due uomini incappucciati e armati sono stati avvistati nei pressi della sua abitazione di Marano di Napoli. A denunciare la presenza dei due alle forze dell’ordine erano stati alcuni passanti. Ascoltato dai carabinieri, l’ex parroco di Forcella ha quindi deciso di trascorrere il fine settimana in terra cilentana, in attesa degli sviluppi delle indagini. «Lunedì vorrei incontrare il prefetto di Napoli Andrea, De Martino per parlare della mia situazione. Dopo quello che e’ accaduto giovedi’ notte, per tranquillizzare i genitori ho deciso di spostarmi in Cilento ma domani torno a Napoli. Il mio posto e’ tra i bambini della mia associazione”. Lo ha detto all’Adnkronos il sacerdote anticamorra don Luigi Merola, da otto anni sotto scorta in quanto finito nel mirino dei clan. Giovedi’ scorso intorno alla mezzanotte poco dopo essere rientrato a casa a Marano, centro alle porte di Napoli, una coppia che stava rientrando ha notato due uomini mentre si infilavano il passamontagna e impugnavano le pistole. Questa coppia poi ha avvertito le forze dell’ordine temendo per la vita di don Merola. Il giorno dopo il coraggioso sacerdote si e’ trasferito nel Cilento dai genitori, accompagnato dalla sua scorta.

Vigilanza dinamica.
“Chiedero’ al prefetto De Martino di ripristinare la vigilanza dinamica. Se le forze dell’ordine passano ogni tanto sotto casa mia sicuramente funzionerebbe come deterrente contro eventuali malintenzionati. Eventuali azioni sarebbero scoraggiate dalla presenza continua delle forze dell’ordine sotto casa mia”, spiega don Merola. “Non conosco le intenzioni di quei due tizi forse avevano intenzione di fare una rapina, forse aspettavano me. Sono arrivati poco dopo il mio ritorno a casa – spiega ancora don Merola – ma giovedi’ scorso sono rientrato prima, generalmente arrivo sempre dopo l’una di notte. Perche’ con i ragazzi bisogna stare molto tempo in loro compagnia, bisogna trascorrere una giornata intera altrimenti diventa piu’ difficile strapparli dalla strada”. Dunque, secondo il giovane sacerdote anticamorra se qualcuno aveva spiato le sue abitudini, pensava di incrociarlo dall’una in poi non immaginando che proprio giovedi’ aveva deciso di rientrare prima a casa. “Non so che cosa pensare. Se volevano fare una rapina, poteva succedere che proprio in quel momento rientravo con la mia scorta e mi chiedo che cosa sarebbe accaduto? Sarebbe stato un macello. Ringrazio Dio che invece giovedi’ notte non e’ successo nulla”, prosegue don Merola.

PUBBLICITÀ


La fondazione onlus ‘A voce d’e creature’
(La voce dei bambini) e’ stata fondata da don Luigi Merola e ha sede nell’Arenaccia, uno dei tanti quartieri del disagio di Napoli. E’ tutta la vita del sacerdote anticamorra che si svolge nelle zone del disagio: don Merola e’ parroco in una chiesa situata a Gianturco, nella zona industriale di Napoli. “Svolgo la mia attivita’ pastorale dove c’e’ disagio, poverta’” spiega don Merola. La sua casa e’ a Marano, fino a 15 anni fa il quartier generale di uno dei clan piu’ potenti della Campania, quello capeggiato da Lorenzo Nuvoletta, il boss che aveva rapporti diretti con Cosa nostra, morto di un male incurabile oltre 15 anni fa. “La mia fondazione deve stare sempre aperta, anche d’estate, quando in tanti partono per le vacanze. C’e’ molto da lavorare con i bambini e i ragazzi del mio quartiere. Purtroppo Napoli non gode di ottima salute. La camorra e’ viva piu’ che mai e c’e’ tato da fare”, spiega don Luigi Merola. Il combattivo sacerdote poi ribadisce: “Killer o rapinatori io non posso stare lontano da Napoli. Domani torno e vediamo se qualcosa cambia. Ma io devo riprendere il mio posto tra la mia gente. Io, vivo per questo”.

PUBBLICITÀ
PUBBLICITÀ

RESTA AGGIORNATO, VISITA IL NOSTRO SITO INTERNAPOLI.IT O SEGUICI SULLA NOSTRA PAGINA FACEBOOK.

PUBBLICITÀ

Ultime Notizie

Tentata estorsione a Miano, resta in carcere il ras Scognamiglio

Fermo convalidato con applicazione della misura cautelare ma senza aggravante camorristica. Come a dire: non esiste alcun clan Scognamiglio....

Nella stessa categoria

PUBBLICITÀ