Marano. Asilo nido nell’area confiscata Riprendono i lavori dopo circa 3 anni

Ancora passi in avanti sul fronte dei beni confiscati. Dopo lo sgombero di due ville, occupate da anni nonostante l’avvenuto decreto di confisca definitiva, l’acquisizione di due appartamenti in via Marano-Pianura e l’assegnazione di alcuni terreni al Consorzio Sole, arriva a una svolta anche la vicenda dell’area confiscata sui cui dovrà sorgere l’asilo nido comunale. Una vicenda trattata più volte dalle pagine di questo portale e che aveva richiamato persino l’attenzione della troupe di Striscia la notizia. I lavori per la realizzazione dell’importante struttura, inspiegabilmente interrotti nel 2010 in seguito a un’irrituale richiesta avanzata dai legali del vecchio proprietario, sono ripresi già da qualche giorno. Insomma il rischio di veder svanire l’importante finanziamento regionale (circa 700 mila) è stato scongiurato. L’ente comunale ha provveduto a nominare il responsabile unico del procedimento, il cui nominativo era stato più volte richiesto dalla Regione, e a ridefinire i rapporti con la ditta aggiudicataria dell’appalto. Un iter lungo e tortuoso seguito con attenzione dal commissario straordinario Gabriella Tramonti. L’asilo nido sorgerà in una vasta area compresa tra via Padreterno e via san Rocco, in pratica nello stesso punto dove nel 2008 l’amministrazione Perrotta volle realizzare un parco giochi, un’area parcheggio e una strada di collegamento tra due assi viari. Un’area intitolata alla memoria del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa. Successivamente, ovvero nel 2010, sfruttando un finanziamento regionale, si puntò anche alla realizzazione di una moderna struttura scolastica. I lavori entrarono nel vivo con l’abbattimento di un antico casolare, ma poi si registrò l’improvviso stop (durato circa tre anni) che ha suscitato l’attenzione dei media e di qualche (non più di due) forza politica.