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mercoledì, Giugno 26, 2024
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«MAI PIU’ DISCARICHE NEL TRIANGOLO DEI VELENI»
La richiesta di Bertolaso

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GIUGLIANO. Divieto d’accesso ai rifiuti. Una legge speciale per Giugliano, Villaricca e Qualiano, il comprensorio dei veleni: niente più sversatoi per 15-20 anni. A chiedere un provvedimento legislativo al ministro dell’Ambiente, Altero Matteoli, saranno il commissario per l’emergenza, Corrado Catenacci, e il responsabile del dipartimento di Protezione civile della presidenza del Consiglio, Guido Bertolaso. L’impegno, ieri mattina in Prefettura a Napoli, nel corso di un vertice con il sindaco Francesco Taglialatela, i rappresentanti dei comitati che si oppongono al riutilizzo della cava di Settecainate, il consigliere provinciale Luigi Guarino.
Su Bertolaso, che ieri è tornato sugli sversatoi di Parapoti e Villa Literno, ha sortito non poco effetto l’ultima inchiesta sullo stato di avvelenamento del territorio di Giugliano e le conseguenze sulla falda per l’apertura della discarica Resit, utilizzata un anno e mezzo fa nei giorni più bui dell’emergenza. Tanto è vero che ieri Bertolaso, oltre ad annunciare un sopralluogo a sorpresa a Giugliano, ha voluto che si mettesse a punto subito un programma d’azione per l’intera area. Pur confermando l’utilizzo sotto stretta sorveglianza della discarica di Settecainate per altri 11 mesi, verranno revocate con ordinanza tutte le precedenti autorizzazioni commissariali per altri impianti in zona. A Parapoti Bertolaso ha reso noto il decreto di chiusura dell’invaso il 28 febbraio 2005: «Qui lo Stato sarebbe venuto comunque, al di là delle proteste».
Ma torniamo a Giugliano. I comitati anti-discarica, in testa il presidente della Pro Loco, Gigi De Martino, hanno reso noto un provvedimento di due anni fa di cui Catenacci non era a conoscenza: l’autorizzazione dei lavori per una maxi-cava, Ripuaria, vicina a Settecainate, e per un’altra a Villaricca.
Bertolaso e Catenacci hanno parlato dell’istituzione di un comitato scientifico che farà del Giuglianese un osservatorio sulle malattie tumorali. Nel gruppo ci sarà un medico, Giovanni Darretta, garante dei comitati, oltre a esperti dell’Organizzazione mondiale della sanità, dell’Istituto superiore di Sanità, della Normale di Pisa. «Ci sono dati allarmanti dell’Oms – commenta il consigliere regionale Giovanni Pianese -. Mi auguro che l’impegno di una seria ricerca venga mantenuto, è già troppo tardi visto che un’intera area è stata sovraesposta per tanto tempo, senza distribuire i pesi dell’emergenza in maniera equilibrata tra le province campane».
Soddisfatto per gli impegni presi anche il sindaco Francesco Taglialatela: «Ho chiesto che il provvedimento da varare non riguardi solo Giugliano perché i problemi investono l’intera area e non avrebbe senso vietare in un punto e autorizzare a 500 metri di distanza. D’accordo con i rappresentanti dei cittadini, ho chiesto al prefetto Catenacci una più stretta sorveglianza sui mezzi che arrivano alla discarica di Settecainate». Catenacci ha disposto che i tecnici dell’Arpac controllino i camion e che blocchino quelli che lasciano a terra liquami. Infine, dovrà essere riparata prima che si raggiungano i livelli di riempimento, la guaina distrutta nella cava di Settecainate in seguito a due attentati incendiari che hanno preceduto le proteste dei cittadiniesasperati, le tensioni, i blocchi della Tangenziale, gli scontri e gli arresti.




FRANCESCO VASTARELLA – IL MATTINO 3 LUGLIO 2004

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