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mercoledì, Giugno 26, 2024
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Rapina a Macerata Campania, presi gli altri complici: c’è anche un 30enne di Qualiano

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Si è chiuso il cerchio sul colpo che fruttò alla banda di rapinatori, un bottino del valore di 300mila euro. I carabinieri di Macerata Campania hanno identificato e arrestati tutti gli otto componenti della banda, che lo scorso 20 novembre, misero a segno il colpo alla gioielleria “Momenti d’Oro” nel comune della provincia di Caserta. Le prime indagini permettevano di identificare e di arrestare i due esecutori materiali e i due basisti, notati dalla vittima in più occasioni prima della rapina. Successivamente, l’analisi del materiale rinvenuto nelle perquisizioni e le dichiarazioni degli arrestati ha consentito: di giungere all’identificazione di altri quattro soggetti coinvolti nella rapina, tra cui i due complici a volto coperto penetrati all’interno della gioielleria e altri due partecipi, che fungevano da palo; di acquisire ulteriori elementi a carico dei soggetti già individuati fin dall’inizio quali “basisti” che sono risultati aver procurato le armi utilizzate (entrambe risultate armi vere).

Particolare di rilievo nell’intera indagine, già sottolineato in occasione del precedente provvedimento cautelare, è il commento carpito all’indagata Anna Carendente Sicco, 38 anni, che confermava il possesso, da parte del commando, di armi vere, pronte a sparare.

Pronti a fare fuoco. La donna commentava così l’ipotesi dell’incontro con una pattuglia di carabinieri durante la rapina prospettatole dall’avvocato: “…e ma ci lasciava la pelle…i ragazzi che stavano con me erano molto timorosi… manco li cani c’era un conflitto a fuoco. ..io ti coprivo… però… uno ha il diritto di fare fuoco sui carabinieri… giustamente si facevano la cartella…”, evidenziando di non avere alcuna remora o scrupolo a fare uso delle armi contro i militari.

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Legami con i clan. Ulteriori accertamenti sui legami familiari consentivano di acclarare un legame di consanguineità tra un componente del gruppo e il clan Abbinante operante nel comune di Marano (Napoli) e vertice del cartello degli “scissionisti”.

Gli arrestati. In arresto sono, quindi, finiti: Biagio Musella, 30 anni, residente a Qualiano (Napoli); Anna Carendente Sicco, 38 anni, di Marano; Mariano Speranza, 23 anni, di Napoli; Gennaro De Felice, 23, di Napoli; Paride Di Rosa, 30, di Mugnano (Napoli); Fortunato Scotti 28, di Napoli; Maria Palumbo, 27, di Mugnano; Ciro Dalizzo, 36, di Portico di Caserta.

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