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lunedì, Giugno 17, 2024
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Tragedia nel Napoletano, bimbo di tre anni muore soffocato in casa

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Tragedia in casa, bimbo di tre anni muore soffocato in seguito ad una crisi respiratoria. Inutili i soccorsi e le manovre di rianimazione. Si fa largo il sospetto di un ennesimo caso di malasanità, stamane il conferimento per l’esame autoptico sulla salma del piccolo. Ha gettato nello sconforto e nella disperazione i parenti, gli amici e l’intera comunità la notizia della morte del piccolo Gennaro, tre anni appena ed un sorriso allegro e vivace, lo sguardo furbo e curioso tipico dei cuccioli che si apprestano a scoprire il mondo e la vita giorno per giorno, tra coccole, giochi e qualche capriccio, colmando di gioia e di amore mamma e papà.

Una morte assurda e crudele che lascia un vuoto incolmabile e tanta tristezza, e che chissà, forse poteva essere evitata. Genny stava pranzando quando è stato colto da un malore, una crisi respiratoria (accentuata forse da un rigurgito o da un boccone finito di traverso), che lo aveva già colpito altre volte. I familiari hanno tentato disperatamente di soccorrerlo facendogli anche una puntura, prescrittagli solo qualche giorno prima dai medici del pronto soccorso dell’ospedale Santobono, dove erano ricorsi appunto per una precedente crisi, ma il bimbo ha perso conoscenza ed ogni tentativo di rianimazione è stato vano, quando l’ambulanza del 118 è giunta in ospedale il piccolino era già deceduto. Genny era stato dimesso dal nosocomio pediatrico il 21 giugno, quando i medici hanno tranquillizzato i genitori rimandandoli a casa con la prescrizione di una terapia da seguire a domicilio. Ma lunedì il piccolo è stato nuovamente male e stavolta, purtroppo, non c’è stato nulla da fare. Intanto la Procura dei minori provvederà stamane al conferimento dell’incarico per l’esame autoptico sulla salma del piccolo, necessaria a stabilire senza ombra di dubbio la causa effettiva del decesso, ed escludere eventuali responsabilità da parte dei medici del pronto soccorso che lo avevano visitato qualche giorno prima, o di altri.

Intanto nella comunità di Marigliano, dove i genitori del piccolo sono conosciuti, c’è sgomento e rabbia: non è facile accettare la morte di un piccolo angelo che aveva appena cominciato a muovere i primi passi ricchi di promesse sul lungo sentiero della vita, promesse infrante da un destino crudele.

FONTE: IL ROMA

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