21.2 C
Napoli
lunedì, Giugno 17, 2024
PUBBLICITÀ

SAN SILVESTRO: NOTTE DI MAGIA O BANALE FOLLIA ESPLOSIVA?
Il 50% della popolazione non è consapevole della pericolosità dei botti

IL BILANCIO DI CAPODANNO
61 feriti tra Napoli e provincia

PUBBLICITÀ

NAPOLI. Un anno, quello appena trascorso, volge oggi al termine, lasciandosi dietro una serie infinita di avvenimenti ed, in definitiva, un pezzo di storia. Sfortunatamente, tuttavia, il proverbiale legame alle cosiddette “tradizioni”, assieme alle notizie trasmesse dalle agenzie sulle azioni delle forze dell’ordine nei confronti di produttori e distributori dei famosi botti di capodanno, lascia presagire che, anche quest’anno si porterà via il grave peso degli incidenti causati dall’uso incauto e – in molti casi – controlegge dei famigerati botti.
Da un sondaggio effettuato su 800 cittadini, tutti appartenenti a sesso maschile, di età variabile tra i 18 ed i 60 anni sono emersi scenari allarmanti. Il 75% dei nostri concittadini, infatti, considerano necessario l’uso di polvere pirica per “festeggiare” l’inizio del nuovo anno. Cosa ancora più preoccupante è poi il fatto che il 50% degli intervistati non ritiene assolutamente pericolosi i botti. E non è tutto: il 7% ha intenzione di aumentare il volume di fuoco per questo fine anno ed il 3% ha propensione ad utilizzare fuochi-bomba di nuova generazione, quelli cui i produttori assegnano nomi evocativi per destare la curiosità degli “appassionati” e prodotti in assoluta mancanza di qualsiasi norma preventiva che riduca il rischio legato all’utilizzo degli stessi.
Al di là delle enormi tragedie personali che si consumano in numerose famiglie, non trascurabile è l’impatto sociale ed economico di tale assurdo fenomeno. Lo scorso anno, per esempio, all’ospedale Cardarelli di Napoli la ricostruzione della mano di un ragazzo è costata oltre 22mila euro e un ricovero di un giovane per 4 giorni al Sandro Pertini di Roma 1.200 euro. Questi dati, moltiplicate per le centinaia di eventi simili prodotti da una notte di follia esplosiva, danno un idea delle dimensioni catastrofiche del fenomeno.
Diversi sono i meccanismi responsabili delle lesioni dei fuochi a carico di vari tessuti ed organi:
• meccanismi di strappo o lacerazione dei vasi e delle strutture associate;
• meccanismi di nebulizzazione, in particolare a livello delle interfacce fra fase liquida e fase gassosa;
• meccanismi di esplosione, a carico di organi cavi e di tutti i tessuti che contengono gas;
• trasmissione meccanica dell’onda d’urto attraverso le pareti (del torace, dell’addome o del cranio).
Questi quattro meccanismi sono responsabili, in varia combinazione, della globalità delle lesioni che le vittime presentano, che possono essere sinteticamente elencate in questo modo:
• lesioni toraciche e polmonari con fenomeni emorragici e contusivi, lesioni della parete alveolare con conseguenti embolie gassose coronariche o cerebrali;
• lesioni addominali con lacerazioni del mesentere ed emorragie, contusioni o rotture di organi;
• lesioni craniche con emorragie meningee, ematomi extra o sotto-durali;
• lesioni uditive ed oculari.

L’esperienza di quanto già avvenuto negli anni precedenti, e le dimensioni del fenomeno, sono i motivi principali che spingono chi scrive, ed a nome dell’intera redazione di InterNapoli.it, ad associare all’augurio dei migliori auspici per il Nuovo Anno una raccomandazione o, se preferite, un invito. Quello di fare attenzione a non rovinare, con pochi e fugaci istanti di follia esplosiva, una notte magica e ricca di meravigliosi spunti, una notte di gioia ma anche di riflessione, una notte destinata a restare impressa nel cuore di tutti: facciamo che non sia a causa degli incidenti con la polvere esplosiva.

PUBBLICITÀ
PUBBLICITÀ
PUBBLICITÀ

RESTA AGGIORNATO, VISITA IL NOSTRO SITO INTERNAPOLI.IT O SEGUICI SULLA NOSTRA PAGINA FACEBOOK.

PUBBLICITÀ

Ultime Notizie

Coltellate in strada a Napoli, la rissa ripresa nel video

Una rissa a colpi di coltello tra due extracomunitari è scoppiata oggi intorno alle 15 a Porta Capuana. Uno...

Nella stessa categoria