Lo hanno massacrato mentre era in albergo con l’amante. Federico Bizzarro, 47 anni, ritenuto dagli investigatori capozona di Melito per conto delle cosche di Secondigliano, venne massacrato nel pomeriggio del 26 aprile 2004 mentre si trovava in un albergo di Giugliano. L’uomo era chiuso in camera in compagnia di una ragazza, all’improvviso la porta è stata buttata giù: in camera hanno fatto irruzione sei persone armate. Avevano il volto scoperto ed indossavano delle casacche con la scritta polizia. Bizzarro era sul letto, indossava solo degli slip, ha tentato di fuggire, ma è stato inchiodato dal fuoco di diverse pistole. I killer lo hanno letteralmente massacrato. L’’uomo fu raggiunto da circa venti proiettili calibro 9. I banditi sono poi fuggiti. Ad essere condannati per quell’omicidio sono stati Antonio Ronga e Rosario Fusco, entrambi a 28 anni di carcere. In aula ammisero l’addebito: «Si siamo stati noi», hanno detto al presidente Lignola della Corte d’Assise d’Appello di Napoli. Per questo hanno ottenuto la concessione delle attenuanti e dall’ergastolo sono passati a 28 anni di carcere.
Bizzarro fu ucciso nel quadro della prima faida di Scampia: era divenuto il capo dei secondiglianesi a Melito nel 2001, dopo la morte di Andrea Misto, alias «Andrea o’ Battaglia», a lungo punto di riferimento dei traffici illeciti e delle consorterie criminali facenti capo all’Alleanza di Secondigliano. Per conto dei clan dell’Alleanza di Secondigliano, Bizzarro avrebbe curato una serie di operazioni delicatissime e mantenuto rapporti con trafficanti e spacciatori internazionali.