DISCOTECA «LA VILLA». AL VIA IL PROCESSO PER CORRUZIONE AI TREDICI INDAGATI

Quattro anni di indagini e tredici persone rinviate a giudizio per reati commessi a vario titolo, dalla corruzione al falso, aggravati dalla legge antimafia del ’91 per aver agevolato la cosca mafiosa dei Nuvoletta. Offrivano soldi, posti di lavoro e un pc portatile ad alcuni esponenti delle forze dell’ordine, per “omettere” controlli alla discoteca “La Villa” di Varcaturo e per consentire il rilascio di autorizzazioni comunali finalizzate a proseguire tranquillamente la propria attività. Il processo di primo grado si svolgerà a partire dal 21 marzo prossimo. I pubblici ministeri Paolo Itri e Raffaella Capasso hanno ottenuto il rinvio a giudizio per tredici persone: Armando Del Prete maresciallo dei Carabinieri al servizio presso la compagnia di Giugliano, Umberto Nannini capo dei vigili urbani di Giugliano, Ciro testa geometra dell’ufficio tecnico, Vincenzo Vitello vice comandante del vigili urbani, Vincenzo Alfiero assicuratore, i dipendenti comunali Carmine Carbone e Giovanni De Vivo, quest’ultimo segretario dei Ds arrestato per errore secondo il Riesame, Giacomo Gala, figlio di Giuseppe fedelissimo dei Nuvoletta ucciso il 12 novembre del 2002, Giovanni Nuvoletta figlio del capo clan e proprietario della discoteca “La Villa”, poi Antonio Manzo, Domenico Pandolci, Salvatore Piccolo e Sabatino Solla. Saranno i giudici del Tribunale di Napoli a stabilire le colpe per gli indagati. Il via libera al processo è stato stabilito dal giudice per le udienze preliminari Marzia Castaldi della quinta sezione penale del Tribunale partenopeo.