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mercoledì, Giugno 26, 2024
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”AGGIUNGI UN POSTO A TAVOLA”. LA CACCIAPUOTI PROMUOVE LA SOLIDARIETA’

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“Aggiungi un posto a tavola, che c’è un amico in più”. Lo cantava anni fa Johnny Dorelli. Ci hanno però pensato i piccoli studenti dell’elementare Cacciapuoti – secondo circolo didattico – a renderlo attuale più che mai, adottandolo come inno alla manifestazione di solidarietà tenutasi ieri. Come già nei giorni passati alla Don Bosco, acquistando a soli 50 centesimi una merenda – dolci fatti dalle stesse mamme e dai genitori del comitato Mimosa – hanno donato dolciumi e calze che saranno recapitate il giorno della Befana a casa dei compagni meno fortunati. Già pronti, invece, pacchi con beni di prima necessità e con l’occorrente per imbandire la tavola a Natale. Attraverso la lettura di versi poetici, e la messa in atto di una drammatizzazione in cui loro stessi sono stati personificazione della solidarietà, i bimbi delle quinte classi hanno dato il via alla manifestazione, creando uno spunto di riflessione a cui adulti e bambini – tra cui studenti e docenti delle medie Di Giacomo e Verdi – hanno preso parte. “Un’occasione per riflettere e maturare. Per riscoprire la significatività di alcuni dei valori irrinunciabili, quali la solidarietà, il rispetto, la tolleranza, il confronto. Offrire ai bambini la possibilità di riflettere e di crescere, ed imparare a nostra volta dalle loro riflessioni”. Questo il sunto dell’intervento del sindaco Pasquale Galdiero, presente alla manifestazione assieme all’assessore alla pubblica istruzione Ludovico De Luca. Presente anche l’ex dirigente scolastico del secondo circolo didattico, Benito Granata: “Viviamo in un luogo a cui spesso si associano delinquenza, ferocia e criminalità. D’altro canto altrettanto famoso è lo spirito partenopeo di generosità e di positività che ci caratterizza tutti. Come è possibile essere parte di entrambi? Occorre recuperare i valori che ci appartengono, riscoprirli riscoprendo assieme a loro la nostra identità partenopea”. “Fondamentale è la sinergia tra scuola, famiglie e soggetti territoriali”, secondo una mamma che ha preso parte al dibattito. Dello stesso avviso le insegnanti: “La scuola è una comunità di apprendimento, all’interno di cui imparare ad imparare, migliorare e migliorarsi”. Soddisfatto il dirigente scolastico Giuseppe Numera: “Sono entusiasta dell’impegno che gli studenti e i docenti tutti hanno profuso in questo progetto. Sono fiero di come questi ragazzi hanno fatto loro l’idea di condivisione e convivialità”.

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