«Una morsa del terrore da cui è ormai da anni stretto e attanagliato il territorio di Marano e zone limitrofe. Una zona della provincia di Napoli soffocata dal controllo dei clan Nuvoletta, prima, e dei Polverino, poi». Questa è l’analisi che il giudice per le indagini preliminari Francesca Ferri ha fatto per raccontare lo scenario criminale del quale sono maturate le aggressioni e le minacce a carico dei familiari di un collaboratore di giustizia, Teodoro Giannuzzi, e che ha portato all’arresto di dieci persona tra Quarto e Marano, comuni in provincia di Napoli. «Oggi la zona è la preda per condotte illecite sistematiche attuate dagli appartenenti ad un nuovo, terzo gruppo, gli Orlando, i cui vertici sono già stati condannati per associazione camorristica – spiega il magistrato – Quando i boss liberi hanno avuto la
notizia che un loro sodale aveva deciso di collaboratore con lo Stato non hanno esitato ad avvicinare i familiari del pentito per far arrivare il messaggio al vecchio compagno minacciando ritorsioni». Nelle pagine dell’ordinanza c’è infatti la ricostruzione delle aggressioni fatta con le denunce delle vittime, molto dettagliate, che pure se avendo
contatti con la criminalità, in preda al terrore hanno deciso di rivolgersi allo
Stato.
“A Marano e Quarto comandano loro”. La rivelazione sulla morsa del terrore degli Orlando-Polverino
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