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venerdì, Aprile 19, 2024
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Abbattuto il silenzio sul racket, arrestato estorsore del clan nel Napoletano

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Picchiato per un debito, nonostante in ospedale la vittima fornisca false dichiarazioni i carabinieri scoprono un’estorsione e arrestano un presunto affiliato al clan camorristico Cesarano. È successo a Castellammare di Stabia, in provincia di Napoli, dove i militari del nucleo investigativo di Torre Annunziata hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Tribunale di Napoli su richiesta della Dda per estorsione e lesioni personali gravi, aggravate dal metodo mafioso, nei confronti di S.M., 40 anni, ritenuto appartenente al clan Cesarano attivo tra Pompei e Castellammare.

Le indagini sono scattate il 22 novembre 2015 quando un imprenditore 29enne giunse all’ospedale di Castellammare gravemente ferito, dichiarando ai medici di essersi infortunato in casa a causa di un improbabile incidente domestico non compatibile con le ferite. I militari sono riusciti a ricostruire che in realtà la famiglia dell’imprenditore da tempo subiva richieste estorsive da parte del 40enne per ottenere l’estinzione di un supposto debito di circa 7mila euro vantato nei confronti del defunto padre della vittima.

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Il 40enne si era appropriato arbitrariamente di alcune sue piccole imbarcazioni ormeggiate nel porto cittadino e poi, ritenendo che non fosse abbastanza, aveva picchiato il 29enne al punto da costringerlo a subire l’operazione di asportazione della milza. Il 40enne è stato portato nel carcere napoletano di Poggioreale.

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