È Giuseppe Iaselli l’autore dell’accoltellamento di Carmine Falanga la scorsa notte in via Santa Maria del Riposo a Napoli. Il nome di Iaselli non è nuovo alle cronache: tre anni fa infatti il 22enne del Borgo Sant’Antonio Abate fu arrestato con l’accusa di essere l’autore dell’agguato ai danni di Vincenzo Rossi, raid avvenuto in piazza Matilde Serao il 17 maggio 2019, e della successiva esplosione di colpi d’arma da fuoco all’interno dell’ospedale dei Pellegrini contro gli accompagnatori del ferito. Per Iaselli le accuse erano di tentato omicidio, lesioni personali gravi e detenzione e porto illegale di armi comuni da sparo con l’aggravante del metodo mafioso. Falanga ha riferito di essere stato aggredito a poca distanza dalla sua abitazione: in poche ore i carabinieri della Compagnia Stella sono arrivati al presunto responsabile, Iaselli appunto. Per Falanga corsa in ospedale e dodici giorni di prognosi. Iaselli proprio nel giugno scorso, per la sparatoria del Pellegrini fu condannato a due anni e cinque mesi (leggi qui l’articolo). Secondo la prima ricostruzione effettuata dagli uomini della squadra mobile Giuseppe Iaselli sparò a Rossi a entrambe le gambe; Vincenzo D’Avino e Arturo Picco successivamente organizzarono una vendetta armata sparando contro gli amici del giovane che avevano soccorso e accompagnato il ferito, nel piazzale dell’ospedale dei Pellegrini. Una guerra tra giovanissimi per il controllo dei traffici di droga nei vicoli del centro storico. Solo per miracolo nella struttura sanitaria non ci scappò il morto: Umberto Ioio e Nunzio Saltalamacchia, due dei feriti, furono solo sfiorati dai proiettili.
Dopo l’agguato il cornetto con la fidanzato
Dopo avere «gambizzato» Rossi con il quale aveva avuto degli attriti è andato con la fidanzata a comprare dei cornetti da consumare a casa di lei. A riferire la circostanza fu proprio la ragazza di Giuseppe Iaselli, colui sparò due colpi di pistola alle gambe di Vincenzo Rossi in piazza Matilde Serao prima della ‘follia’ del Pellegrini. Ascoltata dagli investigatori la giovane, che inizialmente aveva negato di essere sentimentalmente legata a Iaselli, raccontò che dopo la mezzanotte di quella sera se n’era andata in giro con il suo ragazzo in sella allo scooter intestato alla madre. Intorno alle 2 lui l’aveva riaccompagnata a casa, per riuscire con degli amici. Dopo circa venti minuti (Rossi fu colpito, secondo la ricostruzione, alle 2.08) Iaselli si ripresentò dalla fidanzata con la quale andò a comprare dei cornetti da portare a casa di lei. Lì, disse ancora la giovane, i due sarebbero rimasti fino al mattino.