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giovedì, Aprile 25, 2024
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Agguato a Casoria, Antonio Felli si costituisce ai carabinieri

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Accompagnato dal suo avvocato si è costituito ai carabinieri della Compagnia di Casoria Antonio Felli, accusato del tentato omicidio, aggravo dall’art. 7, del giovane Gianluca Coppola. 

L’agguato risale al primo pomeriggio dell’8 aprile scorso. Gianluca Coppola era stato ferito a colpi di pistola in viale Europa, a Casoria. Secondo la ricostruzione iniziale il ragazzo era stato trovato agonizzante da alcuni passanti, poi è emerso che, in realtà, il giovane era in compagnia del padre, che ha assistito alla sparatoria: un giovane sarebbe sceso da uno scooter e gli avrebbe sparato alle spalle. Sul posto i carabinieri avevano trovato cinque bossoli 7,65, un calibro difficilmente utilizzato per spedizioni di camorra. In più, altro particolare di rilievo: il 27enne non risulta in alcun modo legato alla criminalità, anzi, da poche settimane era stato assunto presso un supermercato della zona.

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L’agguato a Casoria ai danni di Gianluca Coppola

I militari avevano individuato da tempo il responsabile dell’agguato, ma Antonio Felli si era dato alla macchia. Gli è stata contestata anche l’aggravante mafiosa perchè ha agito con modalità violente. Inoltre di lui ha parlato un pentito del clan Moccia. Accompagnato dal legale Dario Carmine Procentese, Felli si è recato presso la Compagnia di Casoria. Dopo essere stato ascoltato, i militari lo hanno portato in carcere.

Le indagini che hanno incastrato Antonio Felli

Dalle indagini è venuto fuori che Gianluca, in più occasioni, aveva discusso anche animatamente con un altro ragazzo del posto, ex fidanzato della sua attuale compagna. E ci avrebbe litigato anche poco prima di essere ferito a pochi passi da casa. Si sarebbe trattato, insomma, di una rappresaglia: i due avrebbero fatto a botte e l’altro si sarebbe procurato una pistola per vendicarsi. Dagli ambienti investigativi non circola nessuna indiscrezione, ma al momento questa sembra l’ipotesi più plausibile. Il giovane, identificato, risultava irreperibile. Ora è rinchiuso in carcere.

L’appello del papà

«Se qualcuno sa, se qualcuno ha visto…parli», era l’appello di Roberto Coppola, papà di Gianluca, il ventisettenne che sta combattendo per la vita, dopo essere stato raggiunto da tre colpi di pistola.

«Anche se ha paura, anche se non si ha il coraggio, non girate lo sguardo dall’altra parte, denunciate, anche in forma anonima, ma raccontate quello che sapete». Viale Europa, intorno alle 17.00 di giovedì scorso Gianluca stava tornando a casa, e proprio a pochi passi dal portone è stato raggiunto dalla scarica di proiettili, di cui due lo hanno ferito al collo e al torace, ed ora è ricoverato al Cardarelli in pericolo di vita

Amici del giovane stanno diffondendo l’appello del padre. «Gianluca merita giustizia . Merita la verità. Perché Gianluca siamo anche noi, persone perbene che si guadagnano da vivere onestamente, persone che non vivono di violenza, persone pronte ad aiutare il prossimo. Chi sa parli».

Gianluca lavora con il padre presso la grande distribuzione, lavora da quando di anni ne aveva solo 19. Una vita tranquilla, un ragazzo sempre allegro, questa è la descrizione che ne danno amici e conoscenti ancora increduli per quanto accaduto. «Tre sono i colpi con i quali Gianluca sta ancora lottando per restare in vita. Gianluca che è semplicemente e meravigliosamente un ragazzo solare, educato, gentile. Gianluca è il figlio, l’amico , il fratello il cugino, il fidanzato, il conoscente di tutti noi. Per questo se qualcuno ha visto, parli».

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