Erano 126 ma si stanno via via riducendo. Sono i nomi delle persone coinvolte a vario titolo nella maxi operazione effettuata quasi un mese fa contro capi e gregari dell’Alleanza di Secondigliano, la maxi formazione che tiene in scacco mezza Napoli. A distanza di quel blitz la posizione di alcuni soggetti è radicalmente cambiata. Tra questi nomi spicca quello di Maria Licciardi, l’unica a rendersi irreperibile durante il blitz. Alcuni giorni fa la dodicesima sezione ha infatti annullato l’ordinanza di custodia cautelare a carico di ‘a piccerell: secondo i giudici partenopei non ci sono gli estremi per l’arresto della donna che già per due volte è stata condannata per associazione mafiosa scontando la pena anche al regime del 41bis.
Questa mattina poi è intervenuta la decisione su Luca Esposito, genero di Patrizio Bosti, ritenuto dagli inquirenti elemento di vertice dell’omonimo gruppo camorristico napoletano.
Esposito, marito della figlia Maria del boss, è difeso dagli avvocati Nicola Pomponio e Annamaria Zaccardi: il Riesame ha annullato l’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip di Napoli nei suoi confronti. Prima ancora era arrivata la stessa decisione per Luigi De Martino ‘o profeta e per Giuseppe Ciullo a cui gli inquirenti, nell’ambito dell’indagine sulla’ Alleanza di Secondigliano, contestavano il reato di associazione a delinquere di stampo camorristico. A Ciullo (difeso dall’avvocato Luciano Bisanti), in particolare, si contestava la detenzione di armi e lo spaccio di stupefacenti per conto del clan. L’istanza dell’avvocato Bisanti si fondava sulla insufficienza dei gravi indizi di colpevolezza e sull’assenza delle esigenze cautelari. L’ultima ordinanza annullata è quella per Maria Aieta, moglie del boss Eduardo Contini. La donna è libera da ieri sera.
