Era stato arrestato nella serata del 15 marzo scorso, nel corso di una approfondita operazione messa in campo dai Carabinieri di Pozzuoli, che avevano seguito fino ad un negozio, nel centro di Villaricca, due donne intente a far nascondere dei microtelefoni all’interno dei tacchi di alcune scarpe. A seguito della confusione venutasi a creare all’interno del locale, nel quale furono identificate oltre alle donne, anche alcuni pregiudicati, i militari dell’arma diedero vita ad una perquisizione che permise di scovare un rilevatore di cimici ed altri arnesi che furono contestati al soggetto che in quel momento gestiva l’attività, a sua volta con precedenti penali e secondo gli inquirenti collegato da vincoli di parentela a locali esponenti della criminalità organizzata locale.
La perquisizione a quel punto si spostò nell’area esterna al negozio, dove furono forzate alcune vetture, compresa quella in uso all’uomo, all’interno della quale fu scoperta, nell’intercapedine retrostante il vano portaoggetti, una pistola calibro 7,65, con il caricatore di sei cartucce inserito ed il colpo in canna, nonché uno sfollagente telescopico nel vano posteriore. Già in sede di interrogatorio con il difensore di fiducia Avv. Marco Sepe, l’uomo spiegò le modalità attraverso le quali era entrato in possesso dell’arma e fu spedito ai domiciliari.
Nella giornata di oggi, il GM del Tribunale di Napoli Nord, aderendo alla impostazione difensiva che ha insistito sulla completa estraneità del soggetto ad associazioni criminali, ha condannato U.M. alla pena di anni 1 concedendo la pena sospesa, ed ha revocato la misura degli arresti domiciliari in atto da due mesi.
