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venerdì, Aprile 19, 2024
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Arrestato nel blitz contro il clan della 167 di Arzano, il padre incassava il Reddito

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Sono 662 i furbetti del reddito di cittadinanza scovati dai Carabinieri del Comando Provinciale di Napoli nel periodo che va da aprile a ottobre di quest’anno. Tutti hanno ricevuto soldi dallo Stato senza averne titolo e per 287 di loro si ipotizza anche la truffa. Dunque nei primi giorni di ottobre, si chiude il cerchio sul terzo capitolo dell’inchiesta sul reddito di cittadinanza. I carabinieri napoletani, con la preziosa collaborazione del nucleo ispettorato del lavoro e dell’Inps, hanno continuato ad approfondire i controlli sul beneficio intascato indebitamente da chi la soglia della povertà non l’ha mai varcata.

Controlli a tutela di quelle persone che del denaro garantito dal reddito di cittadinanza ne farebbero una fonte lecita di sostentamento. Un beneficio che garantirebbe un pizzico di serenità ai veri bisognosi, quelli che con quel ritegno d’altri tempi neanche lo richiederebbero.

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I CONTROLLI SUL CONTRIBUTO MENSILE

Un ciclo simbolicamente durato un anno e 6 mesi, durante il quale i militari hanno scoperchiato una voragine nel bilancio statale che ha assorbito, moneta su moneta, quattordici milioni seicentoquarant’otto mila e duecentoquarant’otto euro e sei centesimi.
Una cifra spaventosa che in lettere fornisce una dimensione ancora più chiara di un fenomeno ancora diffuso.

Quasi 15 milioni di euro sottratti indebitamente da migliaia di persone a cui non manca di certo la pagnotta e che, nonostante tutto, hanno richiesto aiuto al governo. Dunque 14.648.248,6 euro che tradotti su base giornaliera (con riferimento ad un periodo di un anno e 6 mesi circa, da giugno 2021 al 6 ottobre 2022: 553 giorni) significano 26.488,69 euro “regalati” ogni 24 ore a chi non ne aveva diritto, 1.103,69 euro l’ora. Con la terza tornata di controlli, la somma rilevata è di 2.962.551,06 euro.  

NAPOLI NORD

Particolare è il quadro che emerge dall’area a nord di Napoli. Sono 1.461.878,27 euro il conto sulla scrivania dei militari. Una cifra che spacchettata fa retrocedere l’area maranese Marano, Villaricca, Melito, Mugnano e Calvizzano di 2 posizioni: il conto finale è di 253.166,9 euro concentrati nei portafogli dei percettori illeciti individuati in questi 5 comuni.

A guadagnare il posto più alto del podio Acerra con 707.787,49 euro di benefici illeciti, medaglia d’argento per Pomigliano con un buco di 316.336,30 euro. Seguono a ruota i dati di Giugliano in Campania (96.828,19 euro) e Arzano, con 55mila euro tondi.

ARZANO, GIUGLIANO E CALVIZZANO

Quest’ultima somma è stata convogliata nelle tasche di soli 11 soggetti, recentemente coinvolti in un indagine che ha inferto un duro colpo al clan della 167 di Arzano. Tra questi anche il padre di un esponente di spicco dell’organizzazione che in occasione della compilazione dell’autocertificazione ha omesso di indicare nel nucleo familiare uno dei componenti sottoposto a misura cautelare.

Una delle persone arrestate lo scorso 23 settembre nell’ambito di un operazione dei carabinieri di Giugliano avrebbe ricevuto indebitamente circa 23mila euro dallo Stato. L’uomo è gravemente indiziato di estorsione e turbata libertà degli incanti, per aver interferito nell’aggiudicazione all’asta di un immobile situato a Casaluce.

Nel comune di Calvizzano, invece, i militari hanno denunciato 20 extracomunitari perché avrebbero richiesto il reddito di cittadinanza nonostante non avessero maturato i 10 anni di permanenza nel territorio italiano. Il danno causato al bilancio ammonta a circa 70mila euro.

Bilancio da Giugno 2021 al 6 Ottobre 2022:

Totale euro 14.648.248,6 euro;

Totale percettori illeciti 4.307;

Totale persone denunciate 1.556.

Prima inchiesta

5.127.765,71 euro giugno/novembre 21 – 2441 le persone alle quali è stato revocato il beneficio su tutto il territorio della provincia partenopea, 716 denunciati per truffa ai danni dello Stato

Seconda inchiesta

6.557.931,86 di euro novembre 21/ aprile 22 – 1204 percettori illeciti

651 posizioni irregolari, 553 persone denunciate per truffa ai danni dello Stato.

Terza inchiesta

2.962.551,06 euro Aprile/Ottobre 22 – 662 percettori illeciti – 375 irregolarità, 287 dpl

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