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giovedì, Marzo 28, 2024
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Addio all’Assegno Temporaneo, l’Inps prepara la svolta dell’Unico

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Addio all’Assegno Temporaneo, l’Inps prepara la svolta dell’Unico. A partire dal mese di marzo finiranno le prestazioni attualmente erogate in busta paga o con la pensione per il nucleo familiare e le detrazioni fiscali relative. L’Assegno Unico sostituisce tutte le altre prestazioni e sarà erogato dall’Inps sull’Iban indicato dal richiedente.

IL NUOVO ASSEGNO FAMILIARE

L’iban del richiedente deve essere un servizio di pagamento operante in uno dei Paesi dell’area SEPA (conto corrente bancario/postale, carta di credito o di debito, libretto di risparmio). Inoltre, per il corretto addebito dell’Assegno Unico, l’IBAN, deve risultare
intestato o cointestato al beneficiario della prestazione, fatta salva l’ipotesi di domanda presentata dal tutore di genitore incapace. In tal caso l’IBAN può essere intestato o cointestato al tutore, oltre che al genitore medesimo.

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Dunque la verifica in merito alla titolarità dell’IBAN di pagamento è effettuata dall’Inps attraverso un apposito processo telematico. Sarà strutturato con Poste Italiane e con tutti gli Istituti di credito convenzionati per il pagamento delle prestazioni pensionistiche in Italia. Qualora non sia  accettata la corrispondenza della titolarità dell’IBAN al codice fiscale del richiedente il pagamento verrà bloccato. In presenza di discordanze, per evitare il blocco del pagamento i cittadini che abbiano già presentato domanda di Assegno Unico possono accedere alla domanda già inoltrata tramite le loro credenziali e modificare l’IBAN
direttamente.

GLI IMPORTI DEL CONTRIBUTO

Per circa la metà delle famiglie italiane (fino a 15.000 euro di ISEE) è pari a 175 euro mensili per il primo e secondo figlio e 260 dal terzo in poi. Sono previste maggiorazioni dell’assegno unico per ciascun figlio minorenne con disabilità, per ciascun figlio maggiorenne con disabilità fino al ventunesimo anno di età, per le madri di età inferiore a 21 anni, per i nuclei familiari con quattro o più figli, e per i nuclei con secondo percettore di reddito. L’assegno è riconosciuto senza limiti di età per ciascun figlio con disabilità. Tra le novità principali introdotte nel testo approvato a seguito delle osservazioni delle Camere, i trattamenti in favore di figli disabili maggiorenni. Per i figli disabili tra 18 e 21 anni, la maggiorazione prevista è stata incrementata da 50 euro mensili a 80 euro mensili.

CALCOLO A PORTATA DI SMARTPHONE

L’Inps ha pubblicato online la simulazione dell’importo mensile dell’assegno unico. Il contributo è destinato al sostegno per i figli a carico. Il servizio è accessibile da qualunque dispositivo mobile o fisso e non sono richieste credenziali per il suo utilizzo. Il risultato del simulatore è indicativo, infatti, darà una prima stima a partire dal numero di figli, dall’età anagrafica e dallo stato di disabilità.

Servirà l’importo Isee in corso di validità per l’anno 2022 che si calcola sui redditi 2020 attestati nella certificazione unica 2021. In caso di separazioni, divorzi o genitori non conviventi i dati reddituali dell’altro genitore vanno comunque indicati. Per calcolare bisognerà collegarsi al sito dell’Inps.

 

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