Marco Borriello ha rilasciato un’intervista al sito de Il Messaggero in cui ha parlato a 360 gradi della sua vita. Tra gli argomenti più delicati, quello legato alla morte del padre: “Ho tanti luoghi del cuore. Napoli e dintorni, vicino Cassino, a Valvori, dove ho vissuto la mia infanzia, lo c’è mamma e il cimitero di papà. Poi la vita mi ha portato altrove, e mi sono sempre adattato. Della storia della morte di papà ucciso dalla camorra non ne ho mai parlato da giocatore perché non mi piace essere commiserato. A sostituire la sua figura paterna sono stati Alfonso Manganelli e Pasquale Miele, che avevo nella scuola calcio. Poi mio zio Eduardo”.
Napoli nel futuro: “Penso di tornare nella mia città, mi è stato proposto un progetto per i bambini della scuola calcio del mio quartiere. Più un’iniziativa sociale, che non calcistica”.