Un vero e proprio ‘branco’ ha creato scompiglio ad Aversa, nella zona della movida e nella notte tra sabato e domenica. Nel mirino è finito anche un gruppetto composto da una 19enne e da due suoi amici coetanei.
Movida violenta ad Aversa, in quattro pestati dal branco
Erano nel vicoletto che unisce via Seggio alla Villa, dopo essere stati al cinema, quando sono stati accerchiati da un gruppo di ragazzi in evidente stato di alterazione, secondo le testimonianze delle vittime, probabilmente per via dell’alcol. Il ‘branco’ ha picchiato i tre che hanno chiesto aiuto inutilmente. Il tutto è accaduto attorno a mezzanotte.
Ma non è tutto. Perché le aggressioni sono state due, e probabilmente messe in atto dallo stesso branco. Stando alla ricostruzione, un ragazzo ha incrociato delle persone di nazionalità straniera, in evidente stato di alterazione. Il gruppo prima gli ha lanciato contro una bottiglia, poi lo hanno aggredito riempiendolo di pugni e schiaffi. Gli amici lo hanno soccorso e trasportato in ospedale, dove i medici hanno riscontrato diverse ferite. Per fortuna nessuna grave conseguenza.
Il racconto della cugina di una delle vittime
Si tratta dell’ennesimo episodio di violenza legato alla movida e per questo sempre più cittadini chiedono maggiori controlli e un ‘giro di vite’ contro i violenti che nei fine settimana raggiungono Aversa.
A raccontare il primo dei due episodi violenti, la cugina della 19enne rimasta coinvolta nell’aggressione, che così scrive sui social: “Nel vicoletto che unisce via Seggio alla “Villa” mia cugina di 19 anni e due suoi amici coetanei sono stati aggrediti, in ritorno dal cinema, per puro divertimento da un gruppo di ragazzi in evidente stato di alterazione. Nonostante le numerose richieste di aiuto nessuno è intervenuto o ha avvisato le autorità tanto che dopo poco l’episodio si è ripetuto cambiando vittime. Vorrei sapere se oltre uscire alla luce del sole solo per le foto e gli eventi pubblici l’amministrazione è davvero interessata a contribuire alla sicurezza della città di Aversa“.