Terremoto a Casal di Principe dopo il pentimento di Nicola Schiavone, il primogenito del boss Francesco Sandokan, che ha deciso di collaborare con la giustizia spaccando la sua famiglia tra “favorevoli” e “contrari”. C’è infatti chi ha deciso di seguire le scelte di quello che era considerato dai più il vero erede del boss casalese e ha accettato il programma di protezione per i familiari dei cosiddetti pentiti e chi, invece, ha deciso di continuare la sua vita rinnegando la scelta di Nicola.
Giuseppina Nappa, moglie di Sandokan e madre del neo pentito, ha deciso di aderire al programma di protezione insieme ad una delle due figlie, Angela. Continueranno la loro vita, invece, i fratelli Ivanohe, Emanuele Libero, Carmine e Walter che hanno così preso le distanze dalla scelta del primogenito.
Chi è Nicola Schiavone?
Nicola Schiavone, primogenito del capoclan dei Casalesi Francesco “Sandokan” Schiavone, ha deciso di collaborare con la giustizia. Il rampollo del boss, in carcere dal 2010, sta scontando al 41bis gli ergastoli avuti per cinque omicidi, ovvero per il triplice omicidio di Francesco Buonanno, Modestino Minutolo e Giovan Battista Papa, tre affiliati al clan uccisi per uno ‘sgarro’ a Villa di Briano, e per il duplice omicidio Salzillo-Prisco, avvenuto nel marzo 2009 a Cancello e Arnone; quest’ultimo episodio fece scalpore perché una delle vittime, Antonio Salzillo, era nipote del fondatore del clan dei Casalesi Antonio Bardellino, ucciso in Brasile nel 1988. Schiavone jr fu arrestato nel maggio 2010; per gli inquirenti sarebbe stato lui a prendere in mano le redini del clan dopo l’arresto del padre, avvenuto nel luglio 1998. La collaborazione di Nicola Schiavone potrebbe aprire scenari importanti, soprattutto sul fronte dei legami tra clan e politica.
