14 C
Napoli
venerdì, Maggio 3, 2024
PUBBLICITÀ

Carcere di Santa Maria Capua Vetere, mostrati in aula i primi video delle violenze

PUBBLICITÀ

È il momento “cruciale” dei video della perquisizione straordinaria e dei pestaggi dei detenuti. I video sono stati mostrati al processo in corso all’aula bunker del tribunale di Santa Maria Capua Vetere. Che vede imputati in 105 tra agenti penitenziari, funzionari del Dap e medici dell’Asl. La “pistola fumante” che per la Procura di Santa Maria Capua Vetere prova le violenze di cui rimasero vittime oltre 200 detenuti del reparto “Nilo”.

Oggi è stata mostrata solo la prima parte di una clip di tre ore e mezza (il resto sarà fatto vedere nell’udienza del 17 maggio). Mentre tutto il girato nel giorno 6 aprile 2020 dalle telecamere presenti ai tre piani dei Nilo – al quarto gli occhi elettronici non funzionavano – ammonta a 70 ore totali. A descrivere le scene il brigadiere dei carabinieri Medici, che dopo i fatti interrogò i detenuti e si occupò del riconoscimento degli agenti intervenuti.

PUBBLICITÀ

Il racconto del brigadiere Medici delle violenze avvenute in carcere

La perquisizione parte nelle sezioni tre e cinque del reparto, ed inizialmente – spiega il sottufficiale – partecipano solo agenti del carcere di Santa Maria Capua Vetere. Quasi tutti con mascherina ma senza casco, quindi facilmente riconoscibili dai detenuti“. Poco dopo arrivano anche i poliziotti penitenziari del Nucleo Pronto Intervento, provenienti dalle carceri di Secondigliano (Napoli) e Avellino. Loro sono i più violenti durante la perquisizione come emerso da indagini e video, in quanto muniti di caschi e mascherine, tanto che in molti non sono stati ancora identificati.

A comandare il Nucleo era Pasquale Colucci, che nelle immagini viene ripreso mentre è al centro del corridoio della quinta sezione e controlla le operazioni. “In totale per ogni sezione c’erano una cinquantina di agenti”. La perquisizione straordinaria parte alle 16.06 del 6 aprile quando i poliziotti entrano alla quinta sezione ed iniziano a prelevare i reclusi dalle celle. Già ai primi detenuti – si vede dalle immagini – vengono dati gli schiaffi. Alcuni vengono portati verso la zona passeggio, altri verso l’area socialità; si tratta di quasi 250 metri di distanza dalla celle, duranti i quali, per la procura di Santa Maria Capua Vetere (Alessandro Milita, Daniela Pannone e Alessandra Pinto), i detenuti sarebbero stati picchiati quasi ininterrottamente; qualcuno sarebbe stato addirittura picchiato per quasi 500 metri, cioè anche sulla via del ritorno verso le celle.

Dalle immagini si vede un recluso che viene portato a braccio da due compagni, probabilmente verso l’infermeria. “Avete sequestrato i referti medici per i detenuti feriti e portato in infermeria?”, chiede il pm Pannone. “Non li abbiamo trovati” risponde il brigadiere dell’Arma. “Mi faccia capire – interviene il presidente del collegio di Corte d’Assise Roberto Donatiello – non c’erano i referti medici dei detenuti assistiti il 6 aprile?” “Abbiamo trovato quelli degli agenti, non quelli dei detenuti” ribadisce Medici.

PUBBLICITÀ

RESTA AGGIORNATO, VISITA IL NOSTRO SITO INTERNAPOLI.IT O SEGUICI SULLA NOSTRA PAGINA FACEBOOK.

PUBBLICITÀ

Ultime Notizie

Ucciso e poi sciolto nell’acido, ripristinato l’ordine d’arresto per il presunto killer

Nuovo colpo di scena nell'inchiesta sull'omicidio di Giulio Giaccio, il giovane ucciso nell'estate del 2000 da esponenti del clan...

Nella stessa categoria