Chiara Friggeri ha perso la vita a 18 anni venerdì mattina, 12 giugno, dopo cinque giorni di agonia. La ragazza è stata colpita, la scorsa domenica, da un arresto cardiocircolatorio dopo aver assunto della cocaina. Adesso bisognerà trovare l’uomo che ha venduto la droga alla giovane causandone, di conseguenza, il decesso. La Procura aveva già aperto un fascicolo sul caso per lesione. Ma adesso quella stesso accusa si è aggravata: morte in conseguenza di un altro reato.
Caccia al pusher che ha ceduto la cocaina
La giovane Chiara è morto al San Giacomo di Castelfranco Veneto. Erano le 11:30 di venerdì quando i medici, che avevano seguito da giorni le sue condizioni di salute, non hanno potuto fare altro che constatare il decesso della 18enne. La notizia ha sconvolto la comunità di Monfumo, a Treviso. Le condizioni di Chiara non erano mai migliorate dopo il malore che l’aveva costretto al ricovero. Le speranze non sono mai finite, ma purtroppo la ragazza non ce l’ha fatta.
L’attenzione degli inquirenti adesso si starebbe concentrando su uno spacciatore della zona. Questo è sospettato di aver venduto gli stupefacenti alla ragazza e ad un amico che aveva dato per primo l’allarme dopo il malore della 18enne.