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giovedì, Aprile 25, 2024
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Overdose fatale di cocaina, Chiara muore a 18 anni: caccia ai pusher

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Chiara Friggeri ha perso la vita a 18 anni venerdì mattina, 12 giugno, dopo cinque giorni di agonia. La ragazza è stata colpita, la scorsa domenica, da un arresto cardiocircolatorio dopo aver assunto della cocaina.  Adesso bisognerà trovare l’uomo che ha venduto la droga alla giovane causandone, di conseguenza, il decesso. La Procura aveva già aperto un fascicolo sul caso per lesione. Ma adesso quella stesso accusa si è aggravata: morte in conseguenza di un altro reato.

Caccia al pusher che ha ceduto la cocaina

La giovane Chiara è morto al San Giacomo di Castelfranco Veneto. Erano le 11:30 di venerdì quando i medici, che avevano seguito da giorni le sue condizioni di salute, non hanno potuto fare altro che constatare il decesso della 18enne. La notizia ha sconvolto la comunità di Monfumo, a Treviso. Le condizioni di Chiara non erano mai migliorate dopo il malore che l’aveva costretto al ricovero. Le speranze non sono mai finite, ma purtroppo la ragazza non ce l’ha fatta.

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L’attenzione degli inquirenti adesso si starebbe concentrando su uno spacciatore della zona. Questo è sospettato di aver venduto gli stupefacenti alla ragazza e ad un amico che aveva dato per primo l’allarme dopo il malore della 18enne.

Le altre notizie | Piazza di spaccio da 80 clienti al giorno scoperta a Caivano: 5 pusher in manette

L’8 ottobre scorso, in seguito ad una segnalazione, i Carabinieri iniziarono l’osservazione di una villa di Caivano in via Casarcelle, in località Pascarola. Secondo le segnalazioni, in quella zona era stata messa in piedi una fiorente attività di spaccio. Giunti sul posto i militari notavano che il conducente di un’autovettura, dopo essersi fermato avanti ad un villa, era entrato all’interno di un doppio cancello ed era uscito subito dopo, allontanandosi per le vie limitrofe.

Il comportamento anomalo insospettì i militari che seguirono per alcuni chilometri il conducente dell’auto per poi procedeere ad un controllo. Le segnalazioni ricevute trovarono riscontro con il rinvenimento di una dose di 1.41 grammi in possesso dell’uomo.

 

Piazza di spaccio a Caivano: le indagini

In accordo con il pm titolare del procedimento, furono avviate le indagini. L’istallazione delle telecamere ha portato alla luce l’attività di spaccio esistente nell’abitazione.
L’attività, avviata il 12 ottobre si è conclusa il 3 di novembre, consentendo di registrare il passaggio e la sosta di oltre 730 autovetture, con picchi di 80 auto al giorno ed una frequenza costante che partiva alle 11.30 circa della mattina, per concludersi a notte inoltrata.

Nel corso delle operazioni, inoltre, i carabinieri hanno proceduto al controllo di dieci acquirenti trovati in possesso di singole dosi e segnalati alla Prefettura. Gli stessi hanno aiutato i carabinieri a ricostruire le dinamiche dello spaccio e a riconoscere gli spacciatori, di volta in volta interessati. Alcuni acquirenti, pertanto, ammettevano di aver acquistato dosi di cocaina più volte a settimana da circa un anno e di aver notato in quella casa quantitativi di cocaina stimati in alcune centinaia di grammi.

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