Ieri è stata una giornata macchiata di sangue a Chieti. Una giornata che, purtroppo, non si potrà dimenticare. Una famiglia (auto)distrutta e nel peggiore dei modi. La dinamica è di quelle macabre ed è successo tutto nel giro di 10 ore, tempo in cui tutta Italia è stata col fiato sospeso.
LA MORTE DI MARINA
È iniziato tutto quando Marina Angrilli, insegnante del liceo scientifico Leonardo Da Vinci di Pescara e moglie di Fausto Filippone, è precipitata dalla sua finestra al terzo piano: i medici hanno tentato di salvarla ma senza ottenere risultati: l’impatto era stato fatale. Tra le tante ipotesi spunta anche quella che a gettare la donna giù dall’appartamento di 4 piani sia stato proprio il marito.
IL FOLLE GESTO DI FAUSTO
Ma non è finita. Perché, sembra paradossale, il peggio è iniziato in quel momento. Poco dopo, infatti, Fausto si è fermato oltre il guard rail sull’autostrada A14 ed ha gettato la figlia di 12 anni dal viadotto. Le condizioni della piccola per ore sono rimaste sconosciute, ma la tragica notizia è arrivata: la 12enne non ce l’ha fatta. Anche se in ritardo, i medici hanno poi detto che “È morta sul colpo”.
IL SUICIDIO DOPO SETTE ORE
“Chiedo perdono a tutti”, continuava a ripetere queste parole Fausto. Un uomo che ha perso la sua famiglia nel giro di poche ore. E probabilmente oltre alla 12enne l’uomo ha ucciso anche la compagna. Perdono era l’unica cosa che chiedeva, ma non è bastato. Perché dopo sette ore di inutili tentativi di soccorsi, l’uomo ha deciso di togliersi la vita nel medesimo modo della moglie e della figlia. Ha guardato la sorella a distanza, poi si è lanciato.
“COME STA MIA MOGLIE?”
Prima di morire -riporta Il Mattino– Fausto ha chiesto anche ai poliziotti come stesse la moglie. E gli agenti rispondevano “Bene”, nel tentativo di farlo desistere. Il 49enne, nonostante questo, ha detto di non avere alternative. Ne è seguito un finale simile all’inizio: tragico.
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