Choc per Muriel, il cognato ucciso a colpi di mitraglietta in Colombia

“Ci hai lasciato con il vuoto della tua assenza, ma il tuo amorevole ricordo è nei nostri cuori, ovunque e in ogni momento. Vivrai sempre nei nostri pensieri”. Questo il messaggio social con cui Luis Muriel ha detto addio al cognato Luis Fernando, assassinato lunedì 3 febbraio 2025 nella sua città in Colombia.

L’attaccante ex Atalanta, che gioca da un anno in MLS per gli Orlando City, dopo la separazione con Paula Rentería, madre delle sue prime tre figlie, ha sposato l’avvocato Tasharem Villegas Lindao, con la quale ha avuto una quarta figlia. La nuova moglie è di Maicao, città colombiana di 100mila abitanti a 12 chilometri dal confine con il Venezuela, ed è lì che è avvenuto l’omicidio.

La vittima, Luis Fernando Ramírez Lindao, aveva 24 anni ed era un imprenditore. Ancora ignari i motivi che hanno spinto gli assassini a commettere il delitto. Ciò che è certo è che già nei giorni scorsi il giovane era stato minacciato di morte tanto che era in procinto di lasciare la città.

La dinamica dell’omicidio

Lo scorso lunedì, intorno a mezzogiorno, Luis Fernando Ramírez Lindao era alla guida del suo pickup Toyota Fortuner bianco fra la Calle 14 e la Carrera 24, nel centro di Maicao, quando è stato affiancato da due sicari in moto. L’uomo seduto sul sedile posteriore era armato di una mini Uzi con la quale ha fatto fuoco contro la vettura. La vittima ha tentato di darsi alla fuga ma i sicari sono riusciti ad affiancare l’auto contro la quale hanno scaricato almeno 20 colpi. Alla fine di una disperata manovra di fuga, il fuoristrada è finito contro una casa e si è rovesciato sul fianco sinistro.

Non è stato ancora reso noto il movente dell’omicidio, sul quale indagano le autorità. I giornali locali, però, sottolineano come “la crescente violenza nella regione, soprattutto nelle zone di confine, dove negli ultimi anni la sicurezza è stata compromessa. La morte di Luis Fernando Ramírez Lindao è l’ennesima tragedia in un contesto di violenza e insicurezza che colpisce sia le comunità locali sia i personaggi pubblici del Paese”.