Salvatore Cassese è stato attirato in una trappola, minacciato di decapitazione insieme e poi accoltellato per un affare fallito da 160mila euro. La vittima ha denunciato l’accaduto nel 2019 ai carabinieri. Anche questo emerge dall’indagine sugli investimenti di un gruppo criminale, composto anche da persone ritenute dalla Dda di Napoli vicine al clan Contini, che riciclavano i proventi delle frodi fiscali grazie ai colletti bianchi e agli imprenditori disponibili, alcuni titolari di noti marchi di moda per giovanissimi. Oggi la Guardia di Finanza e i carabinieri di Napoli ha notificato, complessivamente, 25 misure cautelari e un decreto di sequestro da 8,4 milioni di euro.
ACCOMPAGNATO IN OSPEDALE
Dunque l’intermediario Cassese venne convocato con il pretesto di un chiarimento da una persona che, dopo avere assistito al tentato omicidio, l’ha pure accompagnato in ospedale tenendosi in costante contatto telefonico con uno degli aggressori per evitare una denuncia che invece poi è stata presentata. L’episodio risale al tardo pomeriggio del 21 dicembre 2018 quando la vittima fu costretta a recarsi nell’ospedale Villa Betania Ponticelli per le ferite multiple provocate da una serie di fendenti.
L’AFFARE FALLITO DEI FRIGORIFERI
L’affare fallito che Cassese aveva consigliato a una delle società finite sotto indagine, riguardava un investimento da 160mila euro in frigoriferi provenienti dalla Cina che una volta giunta in Italia vennero trattenuti a Genova perché non conformi alle normative europee.
La circostanza ha dato il via a una vera e propria persecuzione con richieste di rimborso anche da 320mila euro fino al tentato omicidio avvenuto nei pressi del Centro Direzionale. Il broker venne fatto inginocchiare, minacciato di decapitazione, picchiato e accoltellato mentre colui che lo aveva convocato prospettando una soluzione faceva da spettatore.
