giovedì, Luglio 31, 2025
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Scissione dal clan Contini, arresti dopo l’agguato al ras Lucarelli

Ieri la Polizia di Stato ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale del Riesame di Napoli, a seguito dell’appello presentato dalla Procura della  Direzione Distrettuale Antimafia nei confronti di 15 indagati gravemente indiziati a vario titolo di associazione a delinquere di stampo camorristico, associazione a delinquere finalizzata al traffico di droga, porto e detenzione di armi comuni da sparo, lesioni personali aggravate, singoli episodi di detenzione e spaccio di stupefacenti tutti aggravati dalle modalità mafiose per avere con le condotte delittuose agevolato il clan Contini.

Gioele e Pietro Lucarelli, Rosario Mario De Martino, Feliciano Ciccarelli, Pasquale Finizio, Carlo Finizio, Vittorio Albano, Marcella Spiniello, Giuseppe Romano, Leonardo Cimminiello, Giuseppe Gargiulo, Lucio Cammarota, Claudio Mario Gaimari, Giovanni Granata e Salvatore Tolino sono stati raggiunti dalla misura cautelare.

L’agguato a Gioele Lucarelli

La misura è stata emessa all’esito delle indagini condotte dalla Squadra Mobile a seguito del ferimento a colpi d’arma da fuoco di Gioele Lucarelli avvenuto il 20 settembre 2021. Dall’attività investigativa è stato possibile evidenziare che tale evento criminale trova origine nel clima di forte tensione registrato all’interno del gruppo della Stadera, costola del Clan Contini, in seno al quale è maturata una scissione.

Dagli approfondimenti investigativi è emersa infatti la volontà di Lucarelli di creare un gruppo criminale autonomo, rispetto al gruppo della Stadera, sotto l’egida del clan Contini che si è approvvigionato di droga, a seconda della convenienza economica del momento, sia da canali riferibili a contesti criminali della zona di Scampia sia in quelli della zona del Connolo quartiere Poggioreale.

Forniva droga a Secondigliano e a Ponticelli

Allo stesso tempo il gruppo riferibile a Lucarelli oltre alla vendita al dettaglio della droga nell’area della “cittadella” tra il comune di Casoria e Napoli, ha anche rifornito le “piazze di spaccio” nei quartieri Ponticelli e Secondigliano e nella città di Avellino. E’ emerso, inoltre, che il gruppo ha disponibilità di armi ed ha dimostrato la volontà di acquisirne sempre di più al fine di essere pronti ad eventuali scontri armati con altre fazioni criminali.

Per tali fatti il 20 giugno 2024 su delega della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli personale della Squadra mobile ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 30 indagati ma in quell’occasione il GIP presso il Tribunale di Napoli aveva rigettato parzialmente le richieste della Procura non ritenendo sussistente la gravità indiziaria in ordine al reato di cui all’art. 416 bis c.p., elidendo, altresì, l’aggravante del 416 bis 1 c.p. per alcuni dei reati contestati, nonché in ordine al reato di tentato omicidio in ordine al ferimento di Lucarelli.

La Procura della Repubblica di Napoli – Direzione Distrettuale Antimafia ha proposto appello avverso tale ordinanza ed il Tribunale del Riesame ha accolto tale gravame emettendo una nuova ordinanza cautelare che è stata eseguita questa mattina.

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Alessandro Caracciolo
Alessandro Caracciolo
Redattore del giornale online Internapoli.it. Iscritto all’albo dei giornalisti pubblicisti dal 2013.