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mercoledì, Aprile 24, 2024
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Camorra della Sanità. Azzerato il clan Sequino, nomi e foto degli arrestati

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I carabinieri del comando provinciale di Napoli hanno arrestato circa 30 persone ritenute affiliate al clan camorristico dei “Sequino” nel Rione Sanità di Napoli dove si contende il predominio sugli affari illeciti con il clan “Vastarella” anche attraverso le cosiddette “stese” (raid con colpi di pistola esplosi a scopo intimidatorio nelle zone di appannaggio della cosca rivale, ndr).
Le ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal gip di Napoli sono due: gli indagati sono accusati, a vario titolo, di associazione di tipo mafioso, estorsione, porto abusivo di armi e spaccio di stupefacenti. Tutti i reati sono aggravati da finalità e metodo mafiosi.
Secondo quanto emerso dalle indagini la guida del clan Sequino e’ sempre rimasta nella mani dei capi storici Salvatore e Nicola Sequino, che davano gli ordini agli affiliati anche dal carcere, approfittando dei colloqui.

Tra gli arrestati ci sono anche Ciro Minei, Gennaro Passaretti, Silvestro Pellecchia (cognato dei boss), Giovanni Sequino (figlio di Nicola),Salvatore Pellecchia. 

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L’arsenale del Clan

L’attività investigativa che ha portato all’arresto, nel Rione Sanità, di Napoli, di una trentina di presunti affiliati al clan Sequino, ha consentito anche di sequestrare 630 grammi di amnesia e un vero e proprio arsenale costituito da un kalashnikov, 5 pistole, 1 mitragliatrice e 3 fucili. Sequestrato anche un cospicuo munizionamento e un distintivo falso di riconoscimento della Guardia di Finanza. Droga e armi sono state trovate nella roccaforte del clan Sequino.

Durante le indagini sono state anche arrestate in flagranza di reato quattro persone, a cui sono stati sequestrati circa 1,3 kg di cocaina. In quest’occasione gli investigatori sono riusciti a provare che, in alcuni casi, l’approvvigionamento delle sostanze stupefacenti avveniva in Calabria, direttamente dal clan Strangio della Ndrangheta di San Luca in provincia di Reggio Calabria.
E’ la nuova frontiera delle estorsioni che i carabinieri del comando provinciale di Napoli, coordinati dal procuratore di Napoli Giovanni Melillo, hanno scoperto nel corso delle indagini che hanno consentito di sgominare il clan della Sanità. 

ARRESTI IN CARCERE

1) Amodio Pasquale, nato a Napoli il 20/02/1973;
2) Capobianco Sebastiano, nato a Napoli il 20/11/1992;
3) Caruso Costantino, nato a Napoli il 19/06/1983;
4) Esposito Antonio, nato a Napoli il 19/04/1980, detto “o’Veloce”;
5) Esposito Antonio, nato a Napoli il 12/04/1993, detto “o’Barone”;
6) Esposito Gennaro, nato a Napoli il 18/04/1982, detto “Ge Ge”;
7) Grasso Francesco, nato a Napoli, il 14/08/1967, detto “o’Stuort”;
8) La Marca Salvatore, nato a Napoli il 14/06/1982;
9) Minei Ciro, nato a Napoli il 17/12/1993;
10) Passaretti Gennaro, nato a Napoli il 01/07/1990;
11) Pellecchia Salvatore, nato a Napoli il 29/07/1996;
12) Pellecchia Silvestro, nato a Napoli 07.06.1973;
13) Sequino Giovanni, di Nicola, nato a Napoli il 17/11/1989, detto “Gianni Gianni”;
14) Sequino Nicola, nato a Napoli il 10/07/1969;
15) Sequino Salvatore, nato a Napoli il 14/02/1974;
16) Taiani Luigi, nato a Napoli il 25/01/1981, detto “Giggin o’ Curt”,
17) Vastarella Antonio, nato a Napoli il 02.03.1991;
18) Vastarella Patrizio, nato a Napoli il 16.09.1968;
19) Zolfino Mirko, nato a Napoli il 29/09/1990;

ARRESTI DOMICILIARI

1. Bolognini Martina, nata a Napoli il 24/11/1994;
2. Esposito Sonia, nata a Napoli il 21/04/1982;
3. Frenna Carmela nata a Napoli il 16.7.82;
4. Perez Nunzia, nata a Napoli il 29/05/1961,
5. Savarese Salvatore, nato a Napoli il 30.11.1953

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