Il Napoli vince anche in trasferta a Lecce per consolidarsi al primo posto quando mancano ormai solamente 3 partite al termine. Le parole di Antonio Conte al termine della gara vinta grazie alla punizione di Jack Raspadori hanno messo in chiaro la mentalità dell’allenatore per questo ultimo sprint finale.
“Una vittoria estremamente importante, non la più importante ma molto importante. Temevo tantissimo questa partita per tante situazioni, anche perché il Lecce veniva da un pareggio acciuffato dall’Atalanta alla fine, purtroppo c’è stata anche questa disgrazia che è capitata a una persona che io conoscevo benissimo, così come conoscevo suo padre che è mancato da qualche anno” .
Conte si prepara allo Scudetto e a fare la storia
Probabilmente la sfida più ostica di questa ultima parte di stagione: le sfide che restano al Napoli di Conte sono: Genoa in casa; Parma in trasferta; Cagliari in casa. Una vittoria non scontata contro un Lecce allo stadio Via del Mare che deve ancora trovare la matematica salvezza. “Questa è una tappa importante, non devo mentire. Siamo arrivati anche gestendo un’emergenza perché sta sembrando tutto normale, ma oggi ha giocato Olivera da centrale ed è la prima volta che lo fa con me”.
Emergenze importanti
Per le ultimissime partite di stagione Conte probabilmente riuscirà a ritrovare tre elementi fondamentali che al momento non sono disponibili. Per quanto riguarda Lobotka e Neres, ci potrebbe essere un recupero lampo in vista delle ultime sfide. Il metronomo azzurro invece è uscito al 52′ nella sfida contro il Lecce.
“Sono partite dove ci vuole anche esperienza, Marin ha fatto bene col Monza e il Torino, ma siamo a un punto del campionato dove bisogna avere esperienza e sopperire all’emergenza. Alla fine nessuno ne parla, però Neres è fuori, Buongiorno e Juan Jesus anche. Oggi si è fatto male Lobotka, mi auguro che possa recuperare perché stiamo continuando a perdere dei pezzi, però non molliamo. E questa è la dote principale di questa squadra. Stiamo sul pezzo e vogliamo continuare fino alla fine. Ho perso e vinto degli scudetti all’ultima giornata, ho l’esperienza giusta per far capire ai ragazzi l’importanza. La storia la scrive chi vince, non si ricorderà nessuno se arriviamo secondi“.