«Al fine di tutelare i principi di lealtà e correttezza sportiva, la FIGC e la Juventus hanno quindi condiviso per i ragazzi della formazione Under 15 bianconera un percorso formativo, che inizierà immediatamente, sulle tematiche del rispetto dell’avversario e del corretto uso degli strumenti digitali. Nel contempo, la vicenda è stata segnalata agli organi inquirenti federali per l’accertamento di eventuali violazioni delle normative vigenti. Il Settore Giovanile e Scolastico della FIGC e la Juventus auspicano che tali intemperanze non si manifestino più e invitano i media al rispetto della tutela di tutte le parti interessate, inclusi i minorenni purtroppo protagonisti di questa vicenda». Insomma, tutto bene quel che finisce bene, si direbbe. Se non fosse che, intanto , il video è diventato virale e ha lanciato il suo messaggio nero. Sono arrivate anche le scuse del ragazzino bianconero che ha lanciato il coro. Ma, insomma, il dato è tratto.
La Juventus voleva ritirare la squadra dal campionato, la FIGC ha bocciato l’idea
«Durante questi doverosi contatti informali la Juventus ha manifestato la più ampia disponibilità nel censurare l’evento, valutando anche la possibilità di ritirare la compagine Under 15, resasi responsabile di questa vicenda, cosa che però inevitabilmente comprometterebbe il regolare svolgimento del campionato». Dal comunicato si evince quanto rilanciato da molte testate nazionali. Sarebbe stato un gesto eclatante che avrebbe avuto, ne siamo certi, due effetti molto positivi. In primis, avrebbe lanciato un segnale importante al panorama calcistico italiano e, soprattutto, avrebbe consentito alla stessa Juventus di ripulire parzialmente il suo nome, accostato sempre più spesso a tematiche che con il calcio giocato hanno ben poco a che fare.
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— FIGC (@FIGC) 12 giugno 2018
