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sabato, Aprile 20, 2024
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Coronavirus, esplosi altri focolai a Mantova: 68 persone positive al tampone

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Nel Mantovano sono diversi i focolai di coronavirus che si sono registrati nell’ultimo periodo. Tra macelli e salumifici, per un totale di cinque attività produttive, sono 68 i dipendenti positivi. L’ultima segnalazione arriva direttamente proprio da un salumificio di Viadana, dove ieri sono stati effettuati tamponi su 26 dipendenti dopo che uno di questi era stato ricoverato in ospedale con febbre alta. L’esito ha contato cinque positivi.

A seguito dei risultato l’Ats ha predisposto ieri la chiusura del macello, mentre oggi è attesa la sanificazione. La maggior parte dei dipendenti positivi sono asintomatici o paucisintomatici, e sono tutti contagiati nei 5 macelli tra Viadana e Dosolo, di cui 2 in ospedale ma non in gravi condizioni.

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Focolai coronavirus, in Veneto il governatore Zaia inasprisce le regole [Articolo del 2 luglio]

Una nuova ordinanza restrittiva “per inasprire le regole” sulla prevenzione del contagio del Covid verrà presentata la prossima settimana in Veneto. Lo ha annunciato per lunedì il Governatore del Veneto Luca Zaia, alla luce di assembramenti e “comportamenti sconsiderati di troppe persone” evidenziatisi in questi ultimi giorni. “Continuando di questo passo non dobbiamo porci la domanda se il virus tornerà in ottobre, perché l’abbiamo già qui. Ai comportamenti irresponsabili di qualcuno, si aggiungono gli altri che abbiamo conosciuto in queste ore”. Queste le parole a distanza di giorni del nuovo focolaio.

Nuovo focolaio  in Veneto, le parole di Luca Zaia

Il nuovo focolaio di coronavirus scatenato da un imprenditore vicentino rientrato dalla Bosnia ha portato il Veneto da un rischio basso a un rischio elevato, passando da una r con t pari a 0,43 a una di 1,63″. Lo ha detto il Governatore del Veneto Luca Zaia. Il presidente del Veneto ha ricostruito la vicenda legata al viaggio in Bosnia, che ha determinato 5 nuove positività e 89 isolamenti.

La questione focolai preoccupa il Veneto. “Se questo è il sistema di gestire la positività e la sintomatologia, dopo quattro mesi di coronavirus allargo le braccia – ha rilevato -. Così non ne veniamo fuori. Fosse per me, di fronte a certi comportamenti prevederei la carcerazione. È essenziale che a livello nazionale si prenda in mano il dossier, mettendo in fila le questioni con un Dpcm o con un provvedimento del ministro Speranza”. “La legge prevede una multa di 1000 euro in caso di fuga dall’isolamento sanitario: mi sembra ridicolo – ha sottolineato Zaia -. E ritengo che sia fondamentale il ricovero coatto, così come è necessario essere severissimi con gli isolamenti sanitari. Io ho dato disposizioni ai Sisp di tolleranza zero e, se ci sono elementi, di procedere alla denuncia. Non possiamo permetterci la diffusione del virus per l’irresponsabilità di qualcuno. Quello che è accaduto, è gravissimo”. “Di tutto questo ne parlerò – ha concluso Zaia – con Bonaccini in conferenza dei servizi, perché siamo i primi a sperimentare una vicenda del genere, inquietante”. (ANSA)

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