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venerdì, Aprile 19, 2024
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L’Emergenza ferma anche Un Posto al Sole: la soap non andrà in onda per il Coronavirus

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L’emergenza coronavirus ha avuto effetto anche sulle riprese di Un Posto al Sole. La soap va in onda dal 1996 e conta più di 5400 puntate, guadagnandosi il titolo di “più longeva al mondo”. Per la prima volta, però, è costretta a fermarsi per lo stesso motivo che ha bloccato gran parte delle produzioni televisive, ovvero fronteggiare le difficili difficoltà contro cui combattiamo in questi giorni. Le riprese della soap quindi sono sospese.

«Mai successo prima d’ora», le parole dell’attore di Un posto al Sole

A commentare lo stop è uno dei volti storici di ‘Un posto al Sole’, Patrizio Rispo: «Prima d’ora non era mai successo, non ci eravamo mai fermato. Abbiamo tirato fino a venerdì (13 marzo, ndr) lavorando in sicurezza e rispettando le distanze fra di noi». Queste le parole rivelate a Today. Poi l’attore della soap continua: «Abbiamo tolto le scene che prevedevano baci, abbracci e contatti ravvicinati, così da chiudere i blocchi che garantissero la messa in onda. Poi però è stato inevitabile interrompere le riprese». Dunque, dopo 23 anni, le puntate di Un posto al Sole si fermano per il coronavirus come la maggior parte dei programmi televisivi.

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La storia di Imma Pirone, attrice della soap

Non solo coronavirus, ci sono anche belle storie che ci regalano i personaggi di Un posto al Sole.  Imma Pirone ha 32 anni e nella soap opera Un posto al sole interpreta la parte di una cameriera, Clara, che in grembiule seduce Alberto Palladini: ciò che molti non sanno però è che anche nella vita vera Imma fa lo stesso lavoro, con una piccola ditta di pulizie di famiglia, di proprietà della mamma. La giovane, di Torre del Greco, gira per i condomini del vesuviano per pulire scale e ballatoi: da un lato, racconta il quotidiano Il Mattino, non vuole abbandonare il sogno di diventare un’attrice, dall’altro non vuole lasciar sola la mamma al lavoro.

Il racconto e la morte del papà

«È una piccola impresa di pulizie, a conduzione familiare – racconta la giovane col sorriso – Con la morte di mio padre, la manda avanti solo mia madre, che però si affatica molto. È un lavoro duro. Io non ce la faccio a vederla così stanca e ogni volta che posso vado con lei nei condomini e la aiuto a pulire. Non mi vergogno. Anzi, lo faccio a testa alta. È un lavoro umile e dignitoso». «Siamo sette figli, sei ragazze e un ragazzo: mio padre e mia madre, pulendo le scale nei condomini, hanno portato avanti la famiglia. Quando mio padre si è ammalato e poi è mancato, nove anni fa, ci siamo messi tutti insieme ad aiutare».

L’esperienza a Miss Italia di Imma Pirone e Un Posto al Sole

Poi l’approdo a Miss Italia, la finale nel 2010, la morte del papà poco prima della serata decisiva. Un bruttissimo colpo per Imma e la sua famiglia, ma la giovane si rimbocca le maniche, aiuta la famiglia e studia recitazione: fino alla grande occasione proprio in Un posto al Sole, prima come figurante, poi nella parte di Clara, accanto a Maurizio Aiello. E ora le proposte aumentano, ma lei resta legata alla famiglia e ai bisogni dell’impresa di pulizie materna: «Guai a montarsi la testa. Mi sono imposta di sognare restando ancorata alla realtà. Io e la mia famiglia siamo una cosa sola. E combattiamo, insieme, ogni giorno».

 

Cristiano Ronaldo trasforma i suoi hotel in ospedali per l’emergenza Coronavirus

Ancora una volta Cristiano Ronaldo dimostra di essere un campione anche fuori dal campo. Il fuoriclasse portoghese ha, infatti, deciso di trasformare i suoi hotel in Portogallo in ospedali per fronteggiare l’emergenza Coronavirus.

Emergenza Coronavirus, Cristiano Ronaldo è a Madeira

Cristiano dalla sua Madeira ha deciso di dare un aiuto concreto nella lotta al Coronavirus. Il talento della Juventus ha inoltre deciso che resterà in Portogallo fino a quando l’emergenza Coronavirus non sarà terminata.

Il campione trasformerà i suoi hotel in ospedali: medici e infermieri lavoreranno a sue spese

Il campione portoghese ha deciso: trasformerà i suoi hotel in Portogallo in ospedali per aiutare la lotta contro la pandemia. I nuovi ospedali potranno essere utilizzati in forma totalmente gratuita, i medici, gli infermieri e il resto del personale verranno pagati da CR7. Cristiano Ronaldo mette così a segno il gol più bello di una carriera ricca di successi, anche fuori il rettangolo di gioco.

Il gran cuore di Cristiano: non solo emergenza Coronavirus, anche scuole a Gaza nel 2017

LE SCUOLE A GAZA — Nel 2011 Cristiano Ronaldo vinse la Scarpa d’Oro grazie ai 40 gol segnati col Real Madrid, allora allenato da José Mourinho, che finì però secondo nella Liga e venne fatto fuori dalla Champions League in semifinale. Ma anziché mettere il premio nella sua – peraltro già ben affollata – stanza dei trofei, CR7 decise di donarlo alla fondazione del Real Madrid perché lo mettesse all’asta. La Scarpa d’Oro venne così venduta per 1,5 milioni di euro e il denaro servì per ricostruire alcune scuole di Gaza, in Palestina.
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