La Cassazione ha confermato la condanna a 4 anni di reclusione per Nicola Cosentino, ex coordinatore del Pdl in Campania ed ex sottosegretario all’Economia del governo Berlusconi. Cosentino, dopo gli ultimi 4 anni trascorsi tra carcere e domiciliari, è tornato in libertà lo scorso febbraio.
La Suprema Corte ha infatti confermato l’entità della pena stabilita dalla Corte d’Appello di Napoli il 17 ottobre 2017, modificando solo l’estensione dell’interdizione in perpetuo dai pubblici uffici che è stata sostituita con l’interdizione temporanea per 5 anni.
Questa condanna si riferisce all’accusa di aver corrotto un agente della polizia penitenziaria in servizio nel carcere napoletano di Secondigliano. In questo modo Cosentino avrebbe ottenuto l’introduzione in carcere di beni come generi alimentari, vestiti e un ipod il cui ingresso non era consentito.